Si conferma l’aggravamento della recessione economica nell’area euro, dove perfino la Germania, che negli ultimi mesi sembrava aver solidamente imboccato la ripresa, a marzo è finita in quasi stagnazione, mentre negli altri paesi prosegue il calo di attività. L’indice dei responsabili degli approvvigionamenti, elaborato dalla società di ricerche Markit Economics, è calato a 46,5 punti a marzo, dai 47,9 punti di febbraio, allontanandosi quindi dai 50 punti che rappresentano la soglia tra crescita e contrazione delle attività. Il dato pubblicato oggi è in linea con quello fornito nelle stime preliminari.
In Italia, guardando alle sole imprese del terziario, la contrazione è proseguita ma in maniera leggermente più tenue: il relativo Purchasing managers index (Pmi) si è attestato a 45,5 punti, dai 43,5 di febbraio.
In generale Markit rileva come l’indice Pmi abbia segnalato cali di produzione negli ultimi 19 mesi, con la sola eccezione di un piccolo incremento all’inizio dell’anno scorso. Tra i quattro maggiori paesi dell’area euro la Francia è stato quello che ha riportato la crisi maggiore, recita un comunicato, mentre serie contrazioni sono state registrate di nuovo in Spagna e in Italia.
Solo la Germania ha continuato a riportare incrementi delle attività ma anche lì il tasso d’espansione ha rallentato nettamente, fino a livelli di quasi stagnazione. (LF)