Il CsC stima in dicembre un incremento della produzione industriale dello 0,4% su novembre, quando c’è stata una contrazione dell’1,0% su ottobre, comunicata oggi dall’Istat.
Si attesta a -24,9% la distanza dal picco di attività pre-crisi (aprile 2008).
Nel quarto trimestre 2012 il CsC stima una riduzione del 2,1% congiunturale, dopo il -0,5% nel terzo, il -2,0% nel secondo e il -2,3% nel primo. Il calo dell’attività è iniziato nel terzo trimestre
2011. Nella media del 2012 la produzione industriale è diminuita del 6,2% sul 2011, quando si era avuto un calo dello 0,7% (dati grezzi).
Gli ordini in volume sono giudicati in arretramento: -0,4% in dicembre su novembre e -2,3% sui dodici mesi. Il mese precedente erano diminuiti dello 0,9% su ottobre e dell’1,9% annuo.
Il primo trimestre del 2013, sostiene il Centro studi di Confindustria, eredita da fine 2012 un trascinamento nullo ma nelle valutazioni degli imprenditori manifatturieri le prospettive di domanda sono ancora deboli. I giudizi sugli ordini sono di poco migliorati, restando su livelli molto bassi: per quelli interni il saldo è salito a -45 (da -46) e per quelli esteri a -33 (da -36), valori di poco superiori ai minimi raggiunti nei due mesi precedenti. Sono peggiorate le attese a tre mesi di produzione (-5 da -4) e ordini (-5 da -3). A contenere ulteriori cali di attività contribuirà però la necessità di ricostituire le scorte, il cui livello è giudicato in significativa riduzione (-2 da 0). (LF)
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