375ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il vice ministro del lavoro e delle politiche sociali Martone.
La seduta inizia alle ore 10,10.
ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti (n. COM (2012) 617 definitivo)
(Seguito e conclusione dell’esame, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento, dell’atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà. Approvazione della risoluzione Doc. XVIII, n. 180)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta pomeridiana del 14 novembre scorso.
Il presidente GIULIANO (PdL) avverte che la relatrice, senatrice Sbarbati, è impossibilitata a partecipare all’odierna seduta e che dunque le subentrerà nell’incarico.
Nessuno chiedendo di intervenire in discussione generale, dà quindi lettura di una proposta di risoluzione, di segno favorevole (pubblicata in allegato).
Dopo dichiarazione di voto favorevole della senatrice CARLINO (IdV), presente il prescritto numero di senatori, messa ai voti, la proposta è approvata.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2007/30/CE che modifica la direttiva 89/391/CEE del Consiglio, le sue direttive particolari e le direttive del Consiglio 83/477/CEE, 91/383/CEE, 92/29/CEE e 94/33/CE ai fini della semplificazione e della razionalizzazione delle relazioni all’Unione europea sull’attuazione pratica in materia di salute e sicurezza sul lavoro (n. 523)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 7 luglio 2009, n. 88. Esame e rinvio)
Il relatore PONTONE (PdL) illustra lo schema di decreto legislativo, che intende dare attuazione alla direttiva 2007/30/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, che va recepita entro il 31 dicembre 2012. L’articolo 1 della direttiva prevede che le relazioni all’Unione europea sull’attuazione pratica delle direttive in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro siano realizzate nella forma di una relazione unica, con una parte generale e diverse sezioni speciali, da presentarsi alla Commissione europea ogni 5 anni. Attualmente la competente Direzione generale delle relazioni industriali e dei rapporti di lavoro del Ministero del lavoro richiede ai Dicasteri interessati (Salute, Sviluppo economico ed Infrastrutture), nonché alle regioni e alle province autonome, gli elementi per la compilazione delle singole relazioni sulla salute e la sicurezza sul lavoro, che vengono poi presentate alla Commissione europea. Con il recepimento della direttiva 2007/30/CE, invece, si prevede la redazione di un’unica relazione, in modo da ridurre gli oneri amministrativi che gravano presso i Ministeri coinvolti. Sarà compito della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, di cui all’articolo 6 del decreto legislativo n. 81 del 2008, istituita presso il Ministero del lavoro, redigere la relazione unica entro il 30 giugno 2013. Con tale intervento normativo l’ordinamento interno si adegua al diritto comunitario, senza incidere sulle competenze delle Regioni e degli enti locali.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
IN SEDE CONSULTIVA
(3603) Conversione in legge del decreto-legge 11 dicembre 2012, n. 216, recante disposizioni urgenti volte a evitare l’applicazione di sanzioni dell’Unione europea
(Parere alla 1a Commissione. Esame. Parere favorevole)
Il presidente GIULIANO (PdL), in sostituzione della relatrice Spadoni Urbani, illustra il decreto-legge, che risponde alla necessità di adempiere ad obblighi europei scaduti o di imminente scadenza e, pertanto, s’inquadra nell’ambito delle misure necessarie a garantire il rispetto di quanto previsto dall’articolo 117, primo comma, della Costituzione. L’approvazione del disegno di legge comunitaria 2011, infatti, presenta un grave ritardo e non consente di attuare le 2 direttive di pertinenza del Ministero del lavoro, già scadute o di imminente scadenza, in materia di congedo parentale e sull’applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un’attività autonoma (2010/18/UE del Consiglio, e 2010/41/UE, del Parlamento europeo e del Consiglio). E’ obiettivo prioritario del Governo italiano il corretto e puntuale adempimento degli obblighi europei e la conseguente riduzione delle infrazioni a carico dell’Italia.
Dopo aver illustrato gli aspetti di competenza della Commissione lavoro, ravvisabili al capo II, articoli 2 e 3, propone di esprimere un parere favorevole.
La senatrice GHEDINI (PD) concorda sulla valutazione positiva sul provvedimento d’urgenza, il cui testo è peralto confluito in un emendamento al disegno di legge di stabilità già accolto in Commissione bilancio.
Nessun altro chiedendo di intervenire, presente il prescritto numero di senatori, il presidente GIULIANO (PdL), relatore, mette quindi ai voti la bozza di parere favorevole da lui illustrata.
La Commissione approva.
La seduta termina alle ore 10,30.
RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
SULL’ATTO COMUNITARIO COM (2012) 617 definitivo
SOTTOPOSTO AL PARERE MOTIVATO SULLA
SUSSIDIARIETA’
(Doc. XVIII, n. 180)
La Commissione lavoro, previdenza sociale,
esaminata ai sensi dell’articolo 144, comma 1, del Regolamento, la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti;
valutato che la proposta di regolamento istituisce tale Fondo in favore dei cittadini dell’Unione che si trovino in situazione di particolare difficoltà ed indigenza, nell’ambito di un rafforzamento delle politiche per la coesione sociale, come previsto dalla Strategia europea 2020;
considerato che lo stanziamento delle risorse per il neocostituito Fondo si attesta a 2,5 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, da utilizzarsi sia per la distribuzione delle derrate alimentari, sia per sostenere interventi finalizzati al reinserimento sociale per coloro che beneficiano di tali aiuti;
osservato che alle autorità nazionali è riconosciuta una notevole flessibilità per programmare e fornire l’assistenza conformemente ai loro programmi nazionali, grazie anche all’aiuto delle organizzazioni partner, solitamente enti o associazioni senza scopo di lucro, che sono in una migliore posizione per convogliare l’assistenza sulla base dei bisogni locali;
preso atto dei rilievi espressi dalla 14a Commissione permanente,
considerato che la proposta è conforme ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità,
si esprime in senso favorevole.