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Home - Senato - Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti Sommari)

Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti Sommari)

21 Novembre 2012
in Senato

365ª Seduta

Presidenza del Presidente

GIULIANO 

La seduta inizia alle ore 15.

IN SEDE CONSULTIVA 

(3570) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, recante disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alle Commissioni 1a e 5a riunite. Esame. Parere favorevole con osservazione)  

Il presidente GIULIANO comunica che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere alle Commissioni riunite 1a e 5a, che hanno già fissato il termine per la presentazione degli emendamenti per le ore 13 di venerdì 23 novembre prossimo.

La relatrice POLI BORTONE (CN:GS-SI-PID-IB-FI) si sofferma sulle disposizioni di interesse della Commissione contenute nel decreto-legge in conversione. Segnala in primo luogo il comma 3 dell’articolo 11, che novella parzialmente l’articolo 15 del decreto-legge n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2012, il quale ha previsto specifici strumenti di tutela del reddito per determinate categorie di lavoratori impossibilitati a prestare attività lavorativa o che abbiano dovuto sospenderla a seguito degli eventi sismici del maggio 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Con le novelle, si specifica che l’indennità per tali lavoratori dipendenti può essere definita anche secondo le forme e le modalità stabilite per la concessione degli ammortizzatori in deroga e si modifica la disciplina sui requisiti per l’indennità in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, demandandone la definizione ad un decreto ministeriale.

Per i residenti nelle province interessate dagli eventi sismici, il successivo comma 4 introduce una deroga di durata triennale al requisito degli otto anni di iscrizione ad una forma pensionistica complementare, posto per alcune fattispecie di anticipazione, fatte salve le altre norme e condizioni in materia e fermo restando che l’anticipazione è corrisposta secondo le modalità stabilite dagli statuti e dai regolamenti di ciascuna forma pensionistica complementare. Per i sostituti d’imposta operanti nelle aree colpite dai suddetti eventi sismici, il comma 5 prevede la regolarizzazione, entro il 16 dicembre 2012 e senza applicazione di sanzioni ed interessi, degli omessi adempimenti e versamenti, relativi alle ritenute sui redditi di lavoro. Il successivo comma 6 proroga – con riferimento alle medesime aree – dal 30 novembre al 16 dicembre 2012 il termine entro il quale è possibile effettuare senza sanzioni ed interessi i pagamenti dei tributi, dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Con riferimento alle altre norme del decreto-legge, segnala che la lettera m) dell’articolo 2, comma 1, reca nuove norme sull’attuazione del passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo per i vitalizi dei consiglieri. La successiva lettera n) richiede alle regioni di escludere l’erogazione del vitalizio per i soggetti condannati in via definitiva per delitti contro la pubblica amministrazione e sottoposti, di conseguenza, ad interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici. Il comma 5 dell’articolo 9prevede che il Ministero del lavoro stipuli con l’Agenzia delle entrate apposite convenzioni a titolo gratuito per agevolare la procedura di erogazione dei contributi del 5 per mille alle associazioni di volontariato, alle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, alle organizzazioni di promozione sociale ed alle associazioni e fondazioni riconosciute operanti in determinati settori. Il principio di gratuità viene inoltre esteso alle convenzioni già stipulate con amministrazioni pubbliche per tali fini e relative agli anni finanziari 2010, 2011 e 2012.

In particolare, la relatrice nutre dubbi con riferimento al contenuto della lettera n) dell’articolo 2, comma 1, che interviene sull’erogazione del vitalizio, trattandosi di somme comunque versate dal titolare dell’indennità. Per queste ragioni riterrebbe opportuna la formulazione di un parere favorevole, con una osservazione (vedi allegato al resoconto della seduta).

Il presidente GIULIANO (PdL), pur prendendo atto delle perplessità della relatrice, rileva che si è sempre distinto tra indennità e vitalizio, stipendio e pensione. In ogni caso, ritiene l’aspetto non di competenza della Commissione.

Il senatore MAZZATORTA (LNP) lamenta l’assenza del rappresentante del Governo, grave a maggior ragione nel momento in cui la Commissione sta esaminando un provvedimento contenente norme che intervengono a modificare pesantemente il sistema giuridico.

La senatrice GHEDINI (PD) si sofferma in particolare sulle disposizioni riguardanti i residenti nelle province interessate dagli eventi sismici del maggio scorso in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. In particolare, la sua attenzione si appunta sui commi 5 e 6 dell’articolo 11, che prevedono per i sostituti di imposta operanti nelle suddette aree la regolarizzazione entro il 16 dicembre 2012 degli omessi adempimenti e versamenti, successivamente recuperati sui redditi di lavoro con trattenute non superiori a un quinto della retribuzione. Tale restituzione, che avverrebbe in un’unica soluzione, comporta evidentemente per il mese di dicembre una sensibile decurtazione delle buste paga. Il problema è stato già posto alla Camera dei deputati, dove però non ha trovato soluzione. Chiede pertanto che nel parere venga inserita una segnalazione alle Commissioni di merito che evidenzi l’opportunità di prevedere una adeguata rateizzazione anche con riferimento agli adempimenti e i contributi previdenziali, coerentemente a quanto già disposto per gli adempimenti fiscali.

La RELATRICE concorda col principio, pur avanzando riserve in ordine a possibili problemi di copertura finanziaria.

Il senatore PASSONI (PD) ritiene preferibile che dal parere della Commissione venga cassato ogni riferimento alla lettera n) dell’articolo 2, comma 1, disposizione che riguarda materia non di competenza della Commissione.

Il senatore CASTRO (PdL) auspica una formulazione di carattere assolutamente tecnico dell’eventuale osservazione riferita a tali disposizioni.

Le senatrici Cristina DE LUCA (Per il Terzo Polo:ApI-FLI) e SBARBATI (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) ed il senatore MAZZATORTA (LNP) non ritengono opportuno includere nel parere alcun riferimento alla disposizione in questione.

La senatrice CARLINO (IdV) preannuncia in ogni caso il proprio voto di astensione.

La relatrice POLI BORTONE (CN:GS-SI-PID-IB-FI) dà quindi lettura di una nuova formulazione del suo parere, favorevole con osservazione (pubblicato in allegato alla seduta).

Presente il prescritto numero di senatori, con l’astensione dichiarata dei senatori MAZZATORTA (LNP) e CARLINO (IdV), la Commissione approva.

La seduta termina alle ore 15,30.

SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DALLA RELATRICE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 3570

La 11a Commissione permanente, esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge in titolo, esprime parere favorevole, con le seguenti osservazioni.

In merito alla lettera n) dell’articolo 2, comma 1, sembra opportuno chiarire se l’esclusione dell’erogazione del vitalizio sia sempre definitiva, in quanto la norma fa riferimento alle ipotesi di interdizione sia perpetua sia temporanea dai pubblici uffici. Inoltre, con riferimento alla medesima disposizione, giova ricordare che la giurisprudenza costituzionale, quanto però alle pensioni, con le sentenze n. 3 del 1966 e n. 113 del 1968, ha dichiarato illegittime le norme da cui derivavano la cessazione o la sospensione di stipendi e di pensioni, a carico dello Stato e di enti pubblici, per i soggetti colpiti da interdizione perpetua o temporanea.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 3570

La 11a Commissione permanente, esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge in titolo, esprime parere favorevole, invitando le Commissioni di merito, con specifico riferimento ai commi 5 e 6 dell’articolo 11, a prevedere un’adeguata rateizzazione per gli adempimenti e i contributi previdenziali dovuti dai lavoratori individuati dal decreto-legge n. 74 del 2012, come convertito dalla legge n. 122 del 2012, in aggiunta e coerentemente con quanto già disposto per gli adempimenti fiscali.

 
364ª Seduta

Presidenza del Presidente

GIULIANO 

Interviene, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento, il dottor Ippazio Stefano, Sindaco di Taranto.                           

La seduta inizia alle ore 15,30.

SULLA PUBBLICITA’ DEI LAVORI   

Il presidente GIULIANO comunica che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, sono state chieste l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione radiofonica e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.    

Poiché non vi sono osservazioni, tali forme di pubblicità sono dunque adottate per il prosieguo dei lavori.

Il PRESIDENTE avverte altresì che la pubblicità della seduta sarà inoltre assicurata attraverso la resocontazione stenografica.

La Commissione prende atto.

PROCEDURE INFORMATIVE 

Seguito dell’indagine conoscitiva sulle conseguenze occupazionali derivanti dagli effetti della crisi economico-finanziaria: audizione del Sindaco di Taranto.   

Riprende l’indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 13 novembre scorso.

Il presidente GIULIANO comunica che è giunta una richiesta di audizione da parte di Confidustria per l’indagine conoscitiva in titolo e propone di darvi corso, inoltrando pertanto la prescritta richiesta al Presidente del Senato.

La Commissione concorda.

Il dottor STEFANO, sindaco di Taranto, illustra la situazione della città dal punto di vista occupazionale ed analizza le attività produttive del territorio. Si sofferma in particolare sulla situazione del polo siderurgico, evidenziando l’alto tasso di disoccupazione presente nel capoluogo pugliese, nonché il forte indice di mortalità per neoplasia. Ritiene importante coniugare il diritto alla salute con quello al lavoro; a questo scopo reputa necessario che il Gruppo Ilva fornisca idonee garanzie nella prospettiva di un risanamento ambientale. Infine, evidenzia il grande sostegno che il comune di Taranto fornisce ai cittadini in termini di welfare e la situazione di grave disagio della città.

Il presidente GIULIANO ringrazia il Sindaco per la pacatezza e la fermezza con la quale ha rappresentato la situazione di Taranto. Rileva che nel corso delle precedenti audizioni sono state rappresentate da vari soggetti istituzionali situazioni talora contraddittorie e che se l’obiettivo di coniugare il diritto all’occupazione con il diritto alla salute è unanimemente condiviso, non risulta tuttavia ancora individuato il percorso allo scopo necessario. Domanda dunque al Sindaco quali misure ritenga possano essere adottate al fine di conseguire risultati apprezzabili con chiarezza e speditezza.

Il dottor STEFANO evidenzia che il Comune si trova stretto fra istanze rappresentate da altri soggetti più forti e intende innanzitutto rappresentare i diritti dei cittadini. Lamenta un difetto di comunicazione da parte dell’Ilva, che non ha ancora chiarito con quali modalità intenda ridurre i parametri in base ai quali la Magistratura ha disposto il sequestro dell’impianto. Ritiene comunque che il Governo non possa lasciare il polo siderurgico nelle mani di un complesso imprenditoriale che di fatto ha compromesso sia la salute che i livelli occupazionali dei tarantini. Illustra altresì la situazione complessiva che riguarda anche l’Arsenale della Marina militare, nonché la grave emergenza sanitaria e la carenza di posti letto nell’area.

A giudizio del senatore COSTA (PdL) all’Ilva non si può chiedere di più di quanto si possa domandare a qualsiasi imprenditore. Concorda sull’opportunità che una valorizzazione del territorio tarantino comprenda anche il riavvio del dialogo con la Marina militare ai fini della rivalorizzazione dell’Arsenale. Ritiene di grande importanza l’adozione di un piano industriale dell’area.

Secondo il senatore NESSA (PdL) il Sindaco ha perfettamente analizzato e spiegato la situazione di disagio nella quale versano tante famiglie di Taranto; sollecita dunque l’adozione di una soluzione efficace per la città ed il suo territorio, che veda la piena partecipazione della famiglia Riva, che tanto ha ricavato dall’azienda nel momento in cui il settore dell’acciaio aveva un andamento favorevole. Ritiene importante che i senatori facciano sentire la loro vicinanza alle popolazioni tarantine.

La senatrice SBARBATI (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) richiama il significato strategico del polo siderurgico in Italia. Preso atto di quanto detto dal Sindaco, ritiene importante che la questione venga portata direttamente all’attenzione del Governo e sollecita un’audizione dei Ministri dell’ambiente e dello sviluppo economico.

Secondo il senatore NEROZZI (PD) il Sindaco ha effettuato un’analisi molto dettagliata della complessiva situazione della città di Taranto, che travalica le stesse vicende dell’Ilva. Una particolare accentuazione va a suo giudizio messa sulle vicende che riguardano l’Arsenale della Marina militare, la cui eventuale rivalorizzazione non sarà né semplice né veloce. Anche le potenzialità connesse al porto industriale pongono in gioco il sistema delle infrastrutture, nel quale Taranto presenta problemi rilevanti. Quanto all’Ilva, ricorda che l’azienda venne a suo tempo acquistata a prezzi di svendita e ritiene doveroso che oggi la proprietà dia conto di quanto è accaduto e di quali azioni intenda intraprendere. In questo quadro, giudica importante che i Commissari avanzino una serie di richieste specifiche al Governo e che il Governo per parte sua avanzi richieste specifiche all’azienda. Si tratta di azioni da intraprendere in tempi rapidi, scongiurando quella che potrebbe altrimenti rivelarsi una sorta di lenta agonia, al termine della quale ci sono il disastro ecologico e il disastro occupazionale.

La senatrice SPADONI URBANI (PdL) domanda se il Comune abbia richiesto iniziative specifiche agli uffici della Regione.

Il senatore MORRA (PdL) osserva che il Sindaco di Taranto si è soffermato soprattutto sulla situazione odierna della città, evidenziando l’esistenza di gravi problemi sociali ed economici. Ritiene perciò che, oltre ad ascoltare i Ministri dell’ambiente e dello sviluppo economico, la Commissione debba altresì acquisire la posizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Di fatto, se anche lo volesse, Taranto non è più in grado di tracciare un efficace piano di sviluppo dell’area, essendo state gravemente compromesse le potenzialità del territorio. La situazione della città mette comunque capo a responsabilità anche molto risalenti nel tempo e che coinvolgono il Governo centrale: da ciò la necessità che anche l’Esecutivo metta oggi in cantiere iniziative specifiche per la città, in modo da consentirle di risollevarsi dai gravi problemi sociali, ambientali ed occupazionali nei quali versa.

La senatrice CARLINO (IdV) concorda con le considerazioni della senatrice Sbarbati e del senatore Morra, chiedendo che sulla vicenda venga chiamato a prendere posizione anche il Ministro della sanità.

La senatrice MONGIELLO (PD) ricorda che nel corso della scorsa legislatura la Commissione lavoro del Senato svolse un sopralluogo a Taranto, nel corso del quale fu possibile verificare la situazione dell’Ilva, che già allora destava forti preoccupazioni per la salute dei cittadini, visitare gli impianti e confrontarsi con le maestranze ed i rappresentanti sindacali. Dà quindi atto al Sindaco di trovarsi a gestire una città non facile, reduce da un dissesto finanziario. Non si può però chiedere alle persone di scegliere fra salute e lavoro; il problema è ora come conciliare queste due realtà, chiarendo quali siano le responsabilità dell’imprenditoria legata all’Ilva, nonché quali azioni l’azienda debba intraprendere, anche alla luce della nuova AIA. Per parte sua, il Governo deve evidenziare se intenda ancora l’acciaio come un settore strategico, quali misure si possano adottare nel settore sanitario per tranquillizzare i cittadini e quali strategie di carattere economico, a cominciare da un eventuale allentamento del patto di stabilità.

Il senatore VIESPOLI (CN:GS-SI-PID-IB-FI) sottolinea che nel tempo Taranto è stata anche sede di accordi importanti, che hanno portato alla firma di un Protocollo per il sostegno in deroga a talune aziende. Chiede al Sindaco, che a suo giudizio merita ogni sostegno, un particolare impegno sul tema della riqualificazione urbana, non limitata all’area adiacente all’Ilva. Pur se la situazione è drammatica, occorre collegare l’immagine della città ad iniziative di promozione del territorio, che a maggior ragione vanno considerate e praticate nei momenti di crisi.

A tutti replica brevemente il dottor STEFANO, il quale ringrazia per i suggerimenti ricevuti e soprattutto per l’attenzione, la solidarietà e il sostegno alle richieste che il Comune ha inoltrato nei confronti del Governo.

Il presidente GIULIANO ringrazia gli intervenuti; in considerazione dell’inizio dei lavori dell’Assemblea, dichiara quindi conclusa l’audizione e toglie la seduta.

La seduta termina alle ore 16,30.

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