La Cida, la confederazione dei manager e alte professionalità per l’Italia esprime forte preoccupazione in ordine all’applicazione in Inps ed Inail dei tagli di organico previsti dalla legge 135 dello scorso agosto e del taglio 300 milioni di euro previsto sul salario dei dipendenti di tali Enti dall’articolo 4 del disegno di legge di stabilità 2013.
I tagli, dicono, “operano su organici e su volumi di spese di funzionamento già significativamente contratti negli ultimi anni, così come quantificato dal Civ dell’Inps in occasione dell’emanazione di un ordine del giorno nella seduta del 23 ottobre ultimo scorso”.
Emerge, sostiene l’organizzazione, “la forte dissonanza esistente fra le buone intenzioni racchiuse nella disposizione legislativa che ha soppresso l’Indap e l’Enpals creando l’ente generale della sicurezza sociale italiana e i provvedimenti successivi che, invece, provocheranno un pericoloso indebolimento delle struttura deputate a gestire i servizi di previdenza ed assistenza agli Italiani”.
La Cida ritiene sia “compito del Parlamento e del governo salvaguardare l’efficienza e la natura pubblica degli Enti cui l’ordinamento ha attribuito la gestione della sicurezza sociale. (LF)
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