I minatori della Carbonsulcis, che da 5 giorni protestano occupando i pozzi della miniera di Nuraxi Figus a quasi 400 metri di profondità, hanno ricevuto ieri il sostegno del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha dichiarato di “sentirsi profondamente partecipe della loro condizione e delle loro ansie”. Solidarietà anche da parte del mondo sindacale.
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, chiede “risposte immediate e convincenti dal governo e dalle istituzioni locali. Ci sono state troppe promesse e troppi impegni disattesi nella vertenza del polo industriale del Sulcis, che mette in fila varie crisi industriali come l’Alcoa e l’Eurallumina. Noi pensiamo che si possa costruire nel Sulcis un nuovo polo tecnologico dell’energia pulita ma occorre l’impegno straordinario dello stato, delle istituzioni locali e anche del sindacato. Se non si dovessero trovare in tempi brevi delle soluzioni che garantiscano la continuità produttiva di queste aziende, c’è il rischio di un definitivo declino industriale di un distretto che ha dato lavoro e sostentamento a migliaia di persone”.
Anche Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, chiede al governo di intervenire presto, “perché l’esasperazione di questi lavoratori, aggiunta all’aspra e profonda crisi attraversata dal Paese, può generare drammi sociali e portare a forme di lotta estrema che non possiamo assolutamente permettere”. “Occorrono soluzioni urgenti ma, – conclude il sindacalista – è soprattutto necessario che governo, Regione e istituzioni locali tengano fede agli impegni presi per dare una svolta alla politica industriale del territorio”.


























