“Il percorso di abbattimento dei livelli di spesa pubblica e del disavanzo sta proseguendo con successo e i risultati raggiunti sono impressionanti, ma non basteranno”. Lo afferma il presidente di sezione della Corte dei Conti, Luigi Mazzillo, nella relazione sul rendiconto generale dello stato 2011 della magistratura contabile. Il governo, spiega Mazzillo, è intervenuto sui tagli alla spesa “con successo, ma anche al costo di effetti distorsivi e del rischio di avvio di un circolo vizioso per quanto riguarda la crescita”. Tanto che “nel breve termine la spesa statale e locale è stata ridotta a livelli che non sarà agevole, e in alcuni casi persino non auspicabile, mantenere per lunghi periodi”.
“Sul piano della lotta all’evasione e della riscossione coattiva è stato dispiegato uno sforzo straordinario e sono stati conseguiti risultati altrettanto straordinari ma lo zoccolo duro è stato appena scalfito”. Spiega la Corte dei Conti evidenziando che “la pressione fiscale è elevata” e la massa di risorse acquisite massiccia.
Della Corruzione ha parlato il procuratore generale presso la Corte dei conti, Salvatore Nottola. ‘La corruzione e l’evasione fiscale –ha detto – sono anzitutto una grande sfida”. “L’interesse per il fenomeno corruttivo – ha aggiunto – è dato dagli ingiusti costi che esso provoca all’economia e dalla necessità di individuazione dei possibili rimedi sia per la prevenzione, sia per la reintegrazione del patrimonio. I costi immediati o diretti, costituiti dall’incremento della spesa dell’intervento pubblico: c’è una lievitazione straordinaria che colpisce i costi delle grandi opere, calcolata intorno al 40 per cento”. Ma, secondo Nottola, “il danno indiretto, e forse più grave, è quello inferto all’economia nazionale, perché la corruzione allontana le imprese dagli investimenti: è stato calcolato che ogni punto di discesa nella classifica di percezione della corruzione (sembra che l’italia attualmente sia al 69 posto su 182) provoca la perdita del 16% degli investimenti dall’estero”.
“Il quadro che emerge dalle analisi svolte con riferimento al rendiconto generale dello stato per l’esercizio 2011 – sostiene Mazzillo – conferma che, proseguendo un percorso avviato sin dall’inizio della legislatura, anche lo scorso anno si è intervenuti, con successo, sulle quantità, abbattendo i livelli della spesa pubblica e del disavanzo. Anche oltre la percezione dell’opinione pubblica interna ed internazionale – sottolinea il presidente di sezione della Corte dei Conti – i risultati conseguiti in termini quantitativi appaiono impressionanti. Ma non basteranno se, da un lato, non si ha chiaro quale debba essere l’arco temporale di riferimento entro il quale inquadrare il giudizio sul controllo della spesa e, dall’altro, non si interviene, per usare una metafora, per eliminare la polvere nascosta sotto il tappeto”.
Mazzillo si riferisce alle “persistenti zone grigie di scarsa trasparenza dei conti pubblici, che lasciano intravedere potenziali rischi di emersione di oneri latenti”, sulle quali si suggerisce di intervenire. Così come si invita a intervenire “puntualmente sulla qualità dell’azione amministrativa, per migliorare la capacità di gestire, giorno dopo giorno, la soluzione e la manutenzione dei problemi collettivi vecchi e nuovi” utilizzando anche le analisi della Corte dei conti.
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu