“Per ogni cento nuovi assunti a Milano solo il 19,7 è a tempo indeterminato nei primi 4 mesi di quest’anno”. A riferirlo è l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Milano Cristina Tajani, intervenuta alla seconda giornata di ‘Fondata sul Lavoro’, la tre giorni sui temi dell’occupazione organizzata da Il Diario del Lavoro e il Comune di Milano.
“Il tasso di disoccupazione giovanile in città è intorno al 20%, sicuramente migliore di quello nazionale che supera il 30%, ma ancora troppo alto” ha proseguito l’assessore, spiegando di non apprezzare la nuova riforma del lavoro che ieri è diventata legge: “Non capisco perché si sia partiti parlando dell’articolo 18 e credo che sarebbe stato meglio discutere di più con le parti sociali. Non si può pensare solo al rigore, bisogna pensare a rilanciare la crescita e combattere la disoccupazione di giovani e donne, che non è solo un tema etico, ma un vero spreco di risorse per il Paese”.
Per questo l’assessore ha puntato l’attenzione sui progetti del Comune per riportare in città i ‘cervelli in fuga’. “Il 3 luglio apriremo un bando per ragazzi milanesi all’estero, una business competition, per progetti da sviluppare nel Comune di Milano. Siamo in contatto con 1400 giovani in giro per il mondo”. Uomini e donne che accettano la flessibilità, ma chiedono meritocrazia e garanzie per il loro futuro: “Ci chiedono soprattutto il riconoscimento dei titoli, la serietà di imprese e istituzioni nel consentire la loro carriera, servizi e criticano la difficoltà di rientrare con un partner straniero per una normativa che non favorisce questo tipo di immigrazione”. (LF)