La presidente di Confindustria Emma Marcegaglia lancia “un appello a tutte le forze politiche a trovare un accordo per il bene del Paese: abbiano un grande senso di responsabilità”. Ad un governo di emergenza nazionale “non ci sono alternative”, dice, perché “tre mesi di campagna elettorale porterebbero il Paese alla rovina, ci esporrebbero ad un pericolo molto forte”.
A margine di un convegno all’università Luiss, Emma Marcegaglia ribadisce che una campagna elettorale esporrebbe l’Italia ad “un vuoto molto pericoloso”. E rilancia così l’appello delle imprese alla nascita di un governo nazionale di emergenza. “Mi sembra – dice – che anche il presidente Silvio Berlusconi abbia compreso che è necessaria una soluzione di questo tipo. È giusta la dialettica interna al Pdl, così come quella nel Pd, ma è anche giusto sapere che i mercati reagirebbero molto male ad un vuoto di alcuni mesi”. Quanto alle cose da fare per la presidente di Confindustria “sono ancora molto validi i cinque punti suggeriti al governo dalle associazioni del mondo imprenditoriale”.
Servono subito “una riforma delle pensioni, una riforma fiscale che abbassi la pressione su lavoro e imprese anche se va finanziata con una tassa su case o patrimonio, un piano di liberalizzazioni forte, le privatizzazioni e trovare le risorse per investire in infrastrutture materiali e immateriali ed in ricerca ed innovazione”.
Va confermato l’impegno per ridurre il debito pubblico ma, ribadisce Emma Marcegaglia, servono anche misure “per tornare a crescere: il Paese non può restare in una situazione di crescita zero. Se spread e tassi di interesse rimangono così alti vuol dire che le banche non riusciranno più a finanziarsi e non potranno finanziare le imprese e i cittadini”.
La situazione dell’Italia, aggiunge “non è minimamente vicina a quella della Grecia, siamo un Paese che ha grandi potenzialità, ma dobbiamo uscire da questa fase di sfiducia e di mancanza di credibilità”. (LF)