L’occupazione è cresciuta a luglio dello 0,2% rispetto a giugno (+36.000 unità) e dello 0,4% rispetto a luglio 2010 (+88.000 unità). Lo rileva l’Istat spiegando che il tasso di occupazione totale è al 56,9% stabile per il terzo mese consecutivo.
“Si è arrestata l’emorragia dei posti di lavoro causata dalla crisi – spiegano i tecnici dell’Istat – ma non emerge ancora la ripresa”. La lieve crescita del numero degli occupati (36 mila in più rispetto a giugno, 88 mila in più rispetto a luglio 2010), secondo l’istituto di statistica, a fronte di un tasso di occupazione che è rimasto stabile al 56,9% per il terzo mese consecutivo, si spiega con l’aumento proporzionale della popolazione nella fascia 15-64 anni.
L’Istat sottolinea che gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,2% (-33 mila unità) rispetto al mese precedente, portando il tasso di inattività nella fascia di età considerata al 38%.
A luglio l’occupazione ha registrato variazioni positive sia nella componente maschile (+0,1% rispetto a giugno e + 0,2% rispetto a luglio 2010), sia per quella femminile (+0,2% in termini congiunturali, +0,6% su base annua). Il tasso di occupazione maschile risulta stabile sia su giugno sia su luglio 2010 al 67,5%, mentre quello femminile resta stabile al 46,3% rispetto a giugno mentre aumenta di 0,1 punti rispetto a luglio 2010. Il tasso di disoccupazione maschile a luglio era al 7,2% (stabile su giugno) mentre quello femminile era al 9,3% (stabile su giugno, in calo di 0,2 punti su luglio 2010. (LF)