Anna Rea, segretario generale della Uil Campania, avete incontrato Luigi de Magistris in campagna elettorale?
Sì, due volte dopo il ballottaggio.
Quale opinione si è fatta?
Che ha avuto la capacità di attrarre la delusione che l’opinione pubblica si è fatta nei confronti del comune governato dal centro sinistra e della provincia e regione governate da più di un anno dal centro destra. Anche l’idea di non apparentarsi con il Pd al secondo turno è stata vincente perché ha dato un senso di discontinuità con la vecchia gestione.
Quale sono le sue previsioni per il futuro?
De Magistris per ora ha dato voce a questo malcontento, ora però bisognerà dargli corpo e non sarà affatto facile. La cosa positiva è che soprattutto nel ballottaggio De Magistris è sembrato cosciente delle enormi difficoltà che lo aspettano e ha più volte proclamato che avrà bisogno della collaborazioni di tutti per riuscire nell’impresa. È fondamentale che apra le porte a tutte le forze sane della città.
Quali sono le prime problematiche da risolvere?
I rifiuti e la sicurezza sono due emergenze senza pari. Non ci potrà mai essere lavoro e sviluppo a Napoli se non si risolvono queste situazioni. Se vogliamo rilanciare la città turisticamente e attrarre nuovi investimenti queste emergenze perenni, a cui nessuno da decenni è riuscito a porre rimedio, dovranno essere risolte.
Sui rifiuti da dove iniziare?
Dalla differenzia porta a porta, lo si dice da anni e non lo si è mai fatto.
Altre questioni?
Una per tutte, Napoli deve diventare una città normale, senza buche, dove si usa il casco, con mezzi di trasporto che funzionano. In particolare poi chiediamo al nuovo sindaco di risolvere la ventennale questione di Bagnoli dove i privati non sembrano credere nel futuro dell’area. È necessario trovare un progetto che possa essere credibile e che attragga investimenti privati vista la mancanza di fondi pubblici disponibili. Un’altra situazione da affrontare è quella di Napoli Est. Questa zona che fino a poco tempo fa era la zona industriale di Napoli si sta trasformando lentamente in una zona di centri commerciali.
Cosa chiedete per Napoli Est?
De Magistris ha detto di essere contrario alla deindustrializzazione di questa zona e di voler favorire un processo che attragga industrie leggere. Noi su questo lo appoggiamo.
Sulle infrastrutture quale è la situazione?
È necessario finire le opere iniziate da anni e mai terminate.
Come risolvere i problemi economici del comune?
Intanto razionalizzando tutte le partecipate che in molti casi sono semplicemente uno spreco e una sacca di inefficienza.
Quale è la sua speranza per il futuro?
Che il nuovo sindaco come ha promesso sappia coinvolgere le parti più sane della città e le parti sociali per uscire da questa situazione drammatica. Sarebbe grave se dopo tutta questa speranza la nuova amministrazione deludesse. Adesso il primo giudizio lo daremo sulla squadra che spero appunto sia di alto profilo e aperta alla società civile.
Luca Fortis


























