La ripresa dell’inflazione fa scendere i consumi a tavola con riduzione record in quantità del 9 per cento per la frutta e dell’8 per cento per i prodotti ittici ma diminuiscono anche il pane (-7 per cento), i prodotti lattiero caseari (-6 per cento) e le carni bovine (5 per cento). E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sull’inflazione a maggio, secondo i quali i prezzi dei beni alimentari hanno toccato i valori più alti da due anni a questa parte con un aumento del 2,9 per cento rispetto allo scorso anno. “I dati Istat e Ismea – sottolinea la Coldiretti – evidenziano una riduzione media degli acquisti familiari in quantità del 4 per cento nel primo trimestre del 2011. Ma c’è il timore che la vicenda dei cetrioli contaminati dal batterio killer possa generare fenomeni di psicosi capaci di portare a un ulteriore calo dei consumi, nonostante in Italia non si sia verificato alcun caso e siano stati avviati controlli a tappeto sui prodotti importati”. “Dall’analisi – evidenzia la Coldiretti – emergono però trend fortemente positivi per gli acquisti diretti dal produttore (+28 per cento) e per la spesa in prodotti biologici confezionati (+13 per cento) nel primo bimestre 2011”. (LF)
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