La Fim Cisl ritiene che sia prematura la raccolta delle firme, promossa da Uilm e Fismic per la sottoscrizione dell’ipotesi d’accordo per la Fiat ex Bertone. “Noi siamo la minoranza, commenta il segretario nazionale Bruno Vitali, la Fiom alla Bertone è rappresentata da 10 delegati su 15 e conta circa 700-800 iscritti su 1100 lavoratori”. E’ importante, osserva Vitali, che si “chiariscano le responsabilità”. “La situazione è ambigua, continua il sindacalista, perché la Fiom dice che la trattativa non è finita, mentre la Fiat ha dichiarato che è chiusa. Aspettiamo che le cose siano chiare per schierarci con consapevolezza”. Per questo la raccolta di firme, per la Fim, è prematura. L’unica strada da seguire, secondo i metalmeccanici della Cisl, è quella del referendum, con il quale i lavoratori potranno dire sì a un’ipotesi d’accordo. Tre potrebbero essere i possibili risultati, osserva Vitali, o si vince perché i lavoratori vogliono l’accordo e a questo punto la Fiom è “sconfessata”, o si perde e di conseguenza vengono meno gli investimenti o, ancora, la Fiom potrebbe cambiare idea su Mirafiori e firmare l’accordo. (FRN)
Ancora incertezza sul futuro dello stabilimento
Per la Fiat la trattativa è chiusa, per la Fiom solo sospesa. Uilm e Fismic raccolgono firme per il sì all'ipotesi d'accordo. La Fim aspetta che la situazione si sblocchi e che ci sia chiarezza sulle responsabilità.


























