In Libia “siamo in situazione un pò di emergenza, ma le cose vanno avanti”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, a margine di un’audizione davanti al Copasir sulla sicurezza energetica nazionale. “Abbiamo ridotto – ha aggiunto – la produzione per mettere in sicurezza i campi, dal momento che i nostri dipendenti libici se ne sono andati e senza di loro é difficile immaginare quando la situazione potrà tornare alla normalità. Abbiamo ancora 34 espatriati che sono rimasti li per loro scelta e che stanno seguendo le nostre attività”. Scaroni ha aggiunto che, se la situazione politica internazionale nei Paesi nordafricani tornasse alla normalità, il prezzo del petrolio si attesterebbe ad un livello “inferiore ai 100 dollari al barile”, mentre “stamattina il brent era a 120 dollari al barile”. (FRN)
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