I dati della rilevazione Istat delle forze lavoro, riferiti al terzo trimestre del 2010, evidenziano una persistente debolezza della situazione occupazionale, con qualche segnale di stabilizzazione delle tendenze negative in determinate aree e settori. Lo riferisce l’Isae, precisando che i dati mostrano un deterioramento delle condizioni nel mercato del lavoro al Centro e nel Mezzogiorno, cui si accompagna una situazione sostanzialmente stazionaria nel Nord. L’istituto inoltre evidenzia primi segnali di lieve miglioramento nel settore manifatturiero, che era stato maggiormente colpito dalla crisi occupazionale. Su base tendenziale si osserva una moderata crescita dei lavoratori temporanei.
Le inchieste Isae di novembre segnalano inoltre un miglioramento delle prospettive occupazionali, manifestate dagli imprenditori, nel settore manifatturiero, e un peggioramento per quelle di tutti gli altri settori.
Nel complesso, su base tendenziale, si è osservata una rilevante perdita di occupati (-176 mila unità in meno rispetto al terzo trimestre del 2009, dati grezzi). Contemporaneamente, si è rilevata un’espansione della quota relativa di chi è occupato a tempo parziale (sul totale dell’occupazione dipendente): la crescita di lavoro a part time è stata pari a 109 mila unità rispetto al terzo trimestre del 2009 (+4,3%). In particolare le donne occupate a tempo parziale sfiorano il 30% dell’occupazione dipendente. (FRN)

























