Un’azienda su tre con più di 10 dipendenti (il 33,1% del totale pari a 69.017 imprese) ha investito in innovazione tra il 2006 e il 2008 con un aumento di oltre tre punti percentuali rispetto al triennio precedente. Lo rileva l’Istat spiegando che la spesa complessiva in innovazione nel 2008 ha raggiunto i 28 miliardi di euro con un calo del 3% rispetto al 2006.
Hanno innovato soprattutto le aziende industriali (il 41,1% del totale), mentre hanno affrontato una spesa per nuovi processi o prodotti il 20,3% delle imprese delle costruzioni e il 23,9% di quelle dei servizi. Naturalmente sono impegnate in innovazione soprattutto le grandi imprese (il 65,1% di quelle con almeno 250 addetti) mentre nella classe tra 10 e 49 addetti ha innovato il 28,2% delle aziende. Nella fascia tra i 50 e i 249 addetti hanno investito in innovazioni quasi un’azienda su due (il 49,8%).
A fronte di un impegno finanziario complessivo per l’innovazione di 28 miliardi l’incidenza media per addetto nel 2008 stata di 6.400 euro, in calo rispetto al triennio precedente (era stata di 7.200 euro medi). I valori sono stati più elevati nell’industria (7.900 euro per addetto) con un picco per le imprese industriali con almeno 250 addetti (8.600 euro).
L’Istat segnala come nel triennio 2006-2008 le imprese abbiano investito di più in innovazione di prodotto (studio di prodotti o servizi nuovi, miglioramento delle prestazioni o facilità d’uso ecc) con il 20,5% del totale (a fronte del 14,3% del triennio precedente) al quale si aggiunge il 51,7% delle aziende che hanno introdotto cambiamenti sia nel prodotto che nel processo (contro il 36,2% del triennio precedente). Crolla quindi il numero delle aziende che ha speso per innovazioni di solo processo (cambiamenti nelle tecniche di produzione, sistemi di logistica, flessibilità produttiva ecc), passando dal 50,5% al 27,8%.
Riguardo alla composizione della spesa per tipo di attività innovativa, l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature ha rappresentato, in media, la quota più rilevante (39,2%) mentre le attività di ricerca e sviluppo interne hanno assorbito il 34% delle risorse destinate all’innovazione delle imprese. I servizi di ricerca e sviluppo acquisiti all’esterno hanno rappresentato il 9,3% della spesa mentre le attività connesse al lancio di nuovi prodotti la formazione del personale hanno raggiunto il 7,1%. Infine alla progettazione industriale è andato il 6,4% della spesa mentre l’acquisto di tecnologia non incorporata in beni capitali, come brevetti, licenze e servizi di consulenza ha toccato il 4%.
Il 28,7% delle imprese innovatrici – sottolinea l’Istat – ha dichiarato di aver ricevuto nel triennio 2006-2008 un sostegno pubblico per l’innovazione proveniente per la maggior parte (il 18,6% delle imprese) da amministrazioni locali o regionali.
Alta la percentuale infine delle imprese che hanno introdotto innovazioni che hanno ridotto l’impianto ambientale o contribuito a un uso più responsabile delle risorse naturali (il 44,3% del totale) nella fase di produzione dei beni e servizi con un picco del 46,6% nelle imprese industriali.
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