“Tamoil”, la compagnia libica proprietaria della raffineria di Cremona, chiude l’impianto e annuncia la sua trasformazione in deposito entro la fine del 2011. Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil denunciano che questa decisione mette “a repentaglio oltre 1000 posti di lavoro, tra raffineria, sede generale di Milano, deposito di Trecate (Novara) e lavoratori delle ditte appaltatrici che gravitano attorno al gruppo industriale libico”. I sindacati hanno invitato i lavoratori a scioperare domani per otto ore per opporsi alla decisione dell’azienda e chiedere contestualmente la ripresa di una trattativa che porti alla discussione di un serio piano industriale.
Prevista una manifestazione dei lavoratori a Milano e due presidi: uno, davanti alle sedi Tamoil; l’altro, alla Regione Lombardia nel corso del quale è previsto un incontro con il presidente Formigoni. “Siamo a fianco dei lavoratori – dice Gabriele Valeri, della segreteria nazionale Filctem-Cgil – e chiediamo il ritiro immediato di una decisione sbagliata”. (LF)