“In assenza di un luogo istituzionale in cui gli impegni verso il Paese siano certi, lo spin off rende possibile la vendita di pezzi Fiat”. Così Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom nazionale, commenta le voci sulla dismissione da parte di Fiat di una quota di Ferrari e di Magneti Marelli.
“Serve un luogo – spiega Airaudo – in cui capire la consistenza e la qualità di Fiat Auto dopo lo spin off, quale perimetro di produzione autoveicolistica resterà italiano”. “Il fatto – spiega – che la Fiat non escluda di prendere in considerazione la possibilità di cedere un marchio storico come la Marelli o i sogni di altri produttori dimostra che lo spin off non è neutro”. (LF)


























