Migliora a giugno la fiducia dei commercianti italiani e nei servizi di mercato, mentre rimane pressoché stabile nelle imprese manifatturiere. Si deteriora, invece, a maggio, il clima di fiducia delle costruzioni. Lo rileva l’Isae nella consueta inchiesta mensile.
Per quanto riguarda la fiducia dei commercianti, l’indicatore sale da 101 a 103,6: il miglioramento però, precisa l’Istituto di studi e analisi economica, appare ascrivibile in realtà alla sola grande distribuzione. Rispetto alla precedente rilevazione perdono i giudizi sulle vendite correnti e migliorano le attese su quelle future; stazionarie sono giudicate le giacenze di magazzino. Guardando ai prezzi è percepita una nuova decelerazione della dinamica corrente e, in misura ancor più accentuata, di quella futura.
Nei servizi di mercato la fiducia si attesta a 95,1 (da 94,1 di maggio) e concorrono al miglioramento dell’indicatore «sia il recupero dei giudizi sugli ordini, sia migliori aspettative sull’economia italiana; in calo, per contro, le aspettative sulla domanda.
Per le imprese manifatturiere, la fiducia si porta a 96,1, pressoché stabile rispetto al 96,4 di maggio: “ad un calo degli ordini e della domanda (concentrato nella componente interna) – spiega l’Isae – si contrappongono un ulteriore decumulo dei magazzini ed un maggiore ottimismo nelle attese di produzione”. Le imprese esprimono anche “previsioni migliori sul volume futuro degli ordini e dell’occupazione e, soprattutto, sull’andamento dell’economia del Paese”.
Peggiora invece la fiducia nelle costruzioni, che a maggio scende da 73,3 a 71,1. Emerge, secondo l’istituto, un maggior pessimismo rispetto al mese precedente circa l’evoluzione dei giudizi sui piani di costruzione mentre le prospettive sull’occupazione rimangono sostanzialmente stabili. Il deterioramento della fiducia è diffuso ai tre principali comparti del settore, con una “caduta massiccia” nell’ingegneria civile e «decrementi più modesti» nelle costruzioni di edifici e nei lavori di costruzione specializzati.(LF)