“Fra pochi giorni il Governo presenterà il Piano triennale sul lavoro che ha come obiettivo prioritario quello di liberare il lavoro dall’illegalità e dal pericolo”. Lo ha preannunciato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, intervenuto alla presentazione dell’indagine conoscitiva della commissione Lavoro della Camera sul lavoro nero. Il Ministro ha aggiunto che “bisogna contrastare con la logica della tolleranza zero il lavoro totalmente irregolare che noi consideriamo il vero lavoro nero”. Tra le misure che, secondo Sacconi, “possono contribuire a rafforzare la lotta a queste forme di lavoro totalmente prive di diritti e tutele” c’é la possibilità di inasprire e precisare le misure già esistenti nella legge Biagi sulla somministrazione e intermediazione di lavoro irregolare prevedendo “un aggravante quando c’é lo sfruttamento di lavoro clandestino” e “adeguando il sistema delle pene”. La clandestinità, ha rilevato il Ministro, “non appare una giustificazione per il rapporto di lavoro irregolare”, visto che molti lavoratori irregolari non sono clandestini. Tuttavia, ha aggiunto Sacconi, il percorso di ingresso regolare è “cannibalizzato dalla clandestinità” per cui occorre da una parte dare sostegno al percorso regolare e dall’altro prevedere “forme repressive”, per “rendere conveniente il canale virtuoso”. Sacconi ha anche annunciato che il Governo vuole arrivare al fascicolo elettronico della persona attiva a partire dalla sperimentazione Inps del conto contributivo e riorganizzare l’attività ispettiva. (LF)