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Home - Camera - Commissione Lavoro, pubblico e privato (Dai Resoconti Sommari)

Commissione Lavoro, pubblico e privato (Dai Resoconti Sommari)

6 Maggio 2010
in Camera

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Martedì 4 maggio 2010. – Presidenza del presidente Silvano MOFFA.
La seduta comincia alle 13.55.
Sulla programmazione dei lavori della Commissione.
Silvano MOFFA, presidente, comunica che, a seguito della riunione dell’ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi mercoledì 28 aprile 2010, si è convenuto di inserire nel calendario dei lavori della Commissione per il mese di maggio le seguenti proposte di legge, di cui è stato sollecitato l’avvio dell’esame: C. 3096 Jannone (trasferimenti pubblici in favore dell’INPDAP a sostegno delle gestioni previdenziali); C. 1743 Pelino e C. 2390 Compagnon (professione di autista di rappresentanza); C. 3010 Renato Farina (inserimento lavorativo dei detenuti), alla quale saranno abbinate d’ufficio le proposte di legge C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio e C. 937 D’Ippolito Vitale, vertenti su analoga materia.
Ricorda, inoltre, che nella corrente settimana avrà inizio anche l’esame della proposta di legge C.
222 Moffa, assegnata alle Commissioni riunite XI e XII e già inserita nel programma dei lavori della Commissione.
Fa presente, quindi, che si considera conseguentemente aggiornato il programma dei lavori della Commissione per il periodo aprile-giugno 2010.
La Commissione prende atto.
Teresio DELFINO (UdC) auspica la sollecita calendarizzazione di due proposte di legge (C. 472 e C. 473, a prima firma del deputato Anna Teresa Formisano), che rivestono un forte interesse per il suo gruppo.
Silvano MOFFA, presidente, nel fare presente che oggi la presidenza si è limitata a dare conto di quanto convenuto la scorsa settimana sulla programmazione dei lavori della Commissione, ritiene che la richiesta formulata dal rappresentante del gruppo dell’UdC possa essere valutata con attenzione nell’ambito di una prossima riunione dell’ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che si occuperà della programmazione dei lavori.
La seduta termina alle 14.

SEDE CONSULTIVA
Martedì 4 maggio 2010. – Presidenza del presidente Silvano MOFFA.
La seduta comincia alle 14.
Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche.
Nuovo testo unificato C. 799 Angela Napoli, C. 1552 Di Virgilio e Palumbo, C. 977-ter Livia Turco, C. 278 Farina Coscioni, C. 1942 Mura, C. 2146 Minardo, C. 2355 Di Pietro, C. 2529 Scandroglio, C. 2693 Zazzera e C. 2909 De Poli.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento in titolo.
Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza alla XII Commissione sul nuovo testo unificato delle proposte di legge in titolo, recante principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche, segnalando che tale provvedimento mira ad introdurre alcuni principi fondamentali in materia di Servizio Sanitario Nazionale, volti a migliorare la funzionalità delle aziende sanitarie attraverso un potenziamento del ruolo del medico nelle scelte strategiche e gestionali delle Aziende sanitarie regionali, nonché attraverso la previsione di una maggiore trasparenza ed equità nel sistema di valutazione e selezione delle risorse umane.
Al riguardo, ritiene opportuno ricordare preliminarmente che la XI Commissione ha già avuto modo di pronunciarsi in sede consultiva sulla precedente versione del provvedimento in questione, con l’espressione di un parere contrario, teso ad evidenziare talune criticità contenute nell’articolato originariamente predisposto dalla Commissione di merito e risultante da una prima fase di approvazione degli emendamenti. Fa notare, pertanto, che la stessa Commissione di merito, anche alla luce dei rilievi formulati nei diversi pareri espressi sul testo iniziale, ha ora adottato un nuovo testo base, oggetto di ulteriori successive modifiche, che hanno condotto all’attuale formulazione del provvedimento.
In proposito, giudica importante evidenziare che il nuovo testo unificato, sottoposto al lungo ed articolato iter di discussione appena richiamato, presenta significative novità dal punto di vista delle più dirette competenze della XI Commissione, che vanno nella direzione di un rafforzamento dei poteri di controllo e monitoraggio delle regioni e verso la creazione di un equilibrato sistema di bilanciamento tra il libero svolgimento delle attività professionali e la salvaguardia dei principi di universalità e di equità nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
Si sofferma, quindi, sulle disposizioni di più immediata competenza della XI Commissione, ovvero sugli articoli 6, 9, 10 e 11, che, nella prima versione del testo unificato, corrispondevano agli articoli 5, 8, 9 e 10.
Segnala innanzitutto l’articolo 6, che, rispetto al testo precedentemente esaminato, prevede un ruolo incisivo della Conferenza Stato-regioni nella definizione delle linee guida – proposte dal Ministro della salute – relative agli strumenti per la valutazione dei direttori medici e sanitari con incarico di direzione di struttura complessa e dei direttori di dipartimento.
Evidenzia poi l’articolo 9, che anticipa al sessantasettesimo anno di età il limite massimo di età per il collocamento a riposo dei dirigenti medici e sanitari del Servizio sanitario nazionale, compresi i responsabili di struttura complessa, subordinando comunque la possibilità di lavorare fino al settantesimo anno alla presentazione di una domanda da parte dell’interessato, nonché ad una valutazione del Collegio di direzione. Fa notare che l’articolo in esame, in aggiunta a quanto stabilito in precedenza, prevede che la deroga all’articolo 72, comma 11, del decreto-legge n. 112 del 2008 (in materia di risoluzione unilaterale da parte delle pubbliche amministrazioni del rapporto con i dirigenti con anzianità contributiva di 40 anni) si applica – oltre che per i magistrati, i professori universitari ed i dirigenti medici, veterinari e sanitari del Servizio sanitario nazionale – anche per i medici universitari convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, con ciò adeguandosi ai principi già fissati, in materia, dal cosiddetto «collegato lavoro», appena approvato dalla Camera.
Sottolinea, altresì, l’articolo 10, che, analogamente a quanto previsto dall’articolo 9 del precedente testo, disciplina l’attività libera-professionale dei dirigenti medici e sanitari del Servizio sanitario nazionale, specificando tuttavia in maniera più dettagliata le modalità di svolgimento delle attività di monitoraggio e di controllo delle regioni (che si avvalgono dell’AGENAS) sull’esercizio della libera professione, al fine di rilevare il volume delle prestazioni erogate, di verificare l’andamento delle liste d’attesa e di evitare, quindi, eventuali conflitti d’interessi con le attività istituzionali. A tale scopo si stabilisce, altresì – introducendo una nuova lettera e-bis) – che le regioni disciplinino i provvedimenti sanzionatori in caso di violazione delle disposizioni di legge e delle modalità di esercizio dell’attività libero professionale. Inoltre, con un altro comma aggiuntivo, si prevede, in caso di inerzia delle regioni nell’esercizio delle predette funzioni di controllo e monitoraggio, un potere sostitutivo del Ministero della salute, a cui vengono a tal fine inviati trimestralmente dalle regioni i risultati conseguiti nell’esercizio delle richiamate attività.
Segnala poi l’articolo 11, che disciplina la libera professione intra-muraria degli operatori delle professioni sanitarie non mediche di cui alla legge 10 agosto 2000, n. 251. In proposito, rileva che tale articolo, rispetto alla versione precedente del testo unificato, estende a tale personale le medesime forme di garanzia e di controllo previste dall’articolo 10 per i dirigenti medici e sanitari del Servizio sanitario nazionale, sempre al fine di assicurare un corretto ed equilibrato rapporto tra attività istituzionale e attività libero-professionale.
In conclusione, preso atto delle norme di interesse della XI Commissione e considerato che in sede referente sono state apportate numerose modifiche suscettibili di superare le iniziali perplessità sollevate dalla stessa Commissione in ordine alla versione precedente del testo, osserva che, rispetto all’esercizio delle libere attività professionali dei dirigenti medici e sanitari del Servizio sanitario nazionale e degli operatori delle professioni sanitarie non mediche, sono stati introdotti più efficaci strumenti di controllo e di garanzia da esercitare a livello locale, anche con la previsione di circoscritti ed eccezionali poteri sostitutivi a livello centrale.
Per tale ragione, preannuncia l’intenzione di presentare una proposta di parere favorevole, riservandosi di valutare eventuali spunti che dovessero emergere dal dibattito in Commissione.
Massimiliano FEDRIGA (LNP) fa notare che, pur essendo state apportate numerose modifiche migliorative al testo in esame, le perplessità precedentemente sollevate dalla XI Commissione non appaiono ancora pienamente superate. Infatti, ritiene che la proposta normativa in esame, allo stato attuale, continui a presentare taluni profili di dubbia costituzionalità, soprattutto nella parte in cui interviene in maniera molto invasiva sulle competenze delle regioni, senza prevedere che la legge statale possa dettare misure di dettaglio soltanto in caso di vuoto normativo regionale.
Amalia SCHIRRU (PD) dichiara il proprio apprezzamento per alcune delle modifiche apportate al provvedimento in sede referente, tese a recepire gran parte delle osservazioni emerse nel dibattito presso la XI Commissione in occasione del parere precedentemente espresso, soprattutto laddove si interviene a rafforzare il ruolo delle regioni e a introdurre misure di integrazione socio-sanitaria. Giudica altresì condivisibili le norme volte a disciplinare le funzioni del Collegio di direzione, nonché quelle in tema di criteri di valutazione per l’affidamento delle funzioni di direzione generale, che appaiono in grado di porre fine al sistema della «lottizzazione», oggi diffuso – a suo avviso – nell’ambito di tali posizioni apicali e di attribuire rilevanza al merito e alla preparazione dei candidati.
Esprime, tuttavia, forti perplessità sull’articolo 9, in materia di limiti d’età per il collocamento a riposo dei dirigenti medici e sanitari del Servizio sanitario nazionale, compresi i responsabili di struttura complessa, evidenziando peraltro come tale materia sia già disciplinata dal cosiddetto «collegato lavoro», appena approvato dalla Camera, e non necessiti pertanto di un’ulteriore regolamentazione. Inoltre, prospetta la soppressione degli articolo 10 e 11 del provvedimento, che, disciplinando l’attività libero-professionale dei dirigenti medici e sanitari nonché del personale non medico, mettono a rischio l’esclusività del rapporto con il Servizio sanitario nazionale e, dunque, il corretto svolgimento dei relativi compiti istituzionali.
In conclusione, pur riconoscendo il notevole passo in avanti compiuto, ritiene necessario che i gruppi si confrontino con serietà sulle questioni poste dagli articoli 10 e 11, la cui risoluzione appare nodale in vista di un esito positivo dell’iter di approvazione del provvedimento.
Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, rispetto agli interventi testé svolti, fa notare anzitutto che l’attuale formulazione del testo appare coerente con i principi di sussidiarietà contenuti nel progetto di riforma in senso federale dello Stato, attualmente in corso di attuazione da parte del Governo in carica e fortemente voluto, in particolare, dal gruppo della Lega Nord Padania; si dichiara, peraltro, disponibile a valutare l’introduzione, nella sua proposta di parere, di una clausola volta a meglio specificare tale aspetto. In relazione alle restanti questioni, dichiara di non comprendere i motivi della contrarietà di esponenti del gruppo del Partito Democratico rispetto agli articoli 10 e 11 del provvedimento, dal momento che essi vanno nella direzione di un miglioramento delle funzionalità delle aziende sanitarie. Peraltro, fa notare che tali disposizioni regolamentano in maniera dettagliata lo svolgimento delle attività libero-professionali dei dirigenti medici e sanitari, nonché del personale non medico – ammesse in presenza di determinate condizioni – in tal modo salvaguardando il rispetto dei principi di universalità e di equità nell’ambito del Servizio sanitario nazionale e contribuendo alla riduzione delle liste d’attesa.
Silvano MOFFA, presidente, fa presente che nel prosieguo dell’esame potranno essere approfondite le questioni emerse dal dibattito, in vista di una sostanziale condivisione del testo in discussione. Avverte, peraltro, che la deliberazione di competenza della Commissione, al momento fissata per la giornata di domani, potrebbe essere differita alla mattina di giovedì 6 maggio, in relazione all’andamento dei lavori dell’Assemblea.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE
Martedì 4 maggio 2010. – Presidenza del presidente Silvano MOFFA.
La seduta comincia alle 14.15.
Norme in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
Testo unificato C. 82 Stucchi, C. 322 Barbieri, C. 331 Schirru, C. 380 Volontè, C. 527 Osvaldo Napoli, C. 691 Prestigiacomo, C. 870 Ciocchetti, C. 916 Marinello, C. 1279 Grimoldi, C. 1377 Naccarato, C. 1448 Caparini, C. 1504 Cazzola, C. 1995 Commercio, C. 2273 Pisicchio.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 marzo 2010.
Silvano MOFFA, presidente, ricorda che il 2 marzo scorso la Commissione ha inviato alle competenti Commissioni parlamentari, per l’espressione del prescritto parere, un nuovo testo unificato delle proposte di legge in titolo, elaborato dal Comitato ristretto: da quella data, sono pervenuti i pareri favorevoli della I Commissione (Affari costituzionali) e della Commissione parlamentare per le questioni regionali, nonché il parere favorevole con osservazione della XII Commissione (Affari sociali), mentre la V Commissione (Bilancio) ha richiesto al Governo, in data 10 marzo 2010, la predisposizione della relazione tecnica per la quantificazione degli oneri.
Fa presente, in proposito, che la predetta relazione tecnica è stata trasmessa alla V Commissione lo scorso 20 aprile, ma risulta, tuttavia, verificata negativamente dal Ministero dell’economia e delle finanze, sia per quanto riguarda la quantificazione degli oneri previsti e la relativa copertura finanziaria sia per la riscontrata mancanza della clausola di salvaguardia; la V Commissione, dunque, non ha tuttora espresso il parere di competenza.
Comunica peraltro che, nel frattempo, il provvedimento in esame è stato iscritto nel calendario dei lavori dell’Assemblea per il mese di maggio, con inizio della discussione previsto a partire da lunedì 17 maggio 2010, ricordando come tale discussione – già fissata in precedenti calendari dei lavori dell’Aula – sia stata a più riprese rinviata per problemi legati alla sua copertura finanziaria.
Per tali ragioni – attesa anche la rilevanza dei profili di carattere finanziario – ritiene che le circostanze descritte suggeriscano di attendere sino alla prossima settimana l’espressione del parere della V Commissione, in assenza del quale intende tuttavia assicurare che – salvo diverso avviso da parte dei gruppi ed in mancanza di significativi elementi di novità – sarà in ogni caso posto in votazione, al più tardi nella giornata di giovedì 13 maggio, il mandato al relatore per riferire all’Assemblea nei termini fissati dal calendario.
Teresio DELFINO (UdC), relatore, fa notare che dal lungo iter di discussione del provvedimento in esame è emersa inequivocabile la volontà di tutti i gruppi – manifestata anche presso la V Commissione – di giungere ad un testo condiviso, che si è tradotta in una serie di modifiche tese a contenere l’onerosità finanziaria delle misure introdotte. Auspica, pertanto, che tale volontà permanga anche in vista dell’avvio della discussione in Assemblea, ormai fissato per il prossimo 17 maggio.
Preannuncia, peraltro, che per il seguito dell’esame sarà opportuno valutare ulteriori ipotesi di modifica del testo, che prospetta di esaminare in sede di Comitato dei nove nel momento in cui si inizierà la discussione in Assemblea. Fa presente che si tratta di intervenire anzitutto sull’articolo 1, estendendo la normativa ivi prevista anche al personale della scuola e degli enti locali ed escludendo, inoltre, la possibilità per le pubbliche amministrazioni di rifiutare la domanda di esonero dal servizio per i destinatari del presente provvedimento; prospetta, altresì, l’esigenza di riconoscere, anche per i dipendenti statali, i benefici concessi al raggiungimento dei limiti di età, per ora fissati solo all’articolo 2 del nuovo testo unificato, anche in assenza dei requisiti di anzianità massima contributiva stabiliti al comma 1 dell’articolo 72 del decreto-legge n. 112 del 2008. Fa quindi notare l’esigenza di apportare alcune modifiche di natura formale al testo, relativamente al periodo di decorrenza delle misure previste dall’articolo 72 del citato decreto-legge n. 112 – da individuare nel triennio 2010-2012, analogamente a quanto previsto dal provvedimenti in esame per i lavoratori del settore privato – e al termine di scadenza per la presentazione delle relative domande di accesso al beneficio (da fissare al 1o marzo di ogni anno).
Dopo aver auspicato che si possa giungere il prima possibile a deliberare il conferimento del mandato a riferire in Assemblea, ritiene che il testo in questione, anche con le proposte di modifica preannunciate per l’esame in Assemblea, risponda adeguatamente alle esigenze delle numerose famiglie che da anni prestano un’encomiabile attività di assistenza in favore delle persone disabili.
Amalia SCHIRRU (PD) concorda con le modalità di organizzazione del prosieguo dell’esame del provvedimento testé prospettate, considerata l’esigenza di concluderne celermente l’iter di approvazione in Commissione, in armonia con la programmazione dei lavori dell’Assemblea. Esprime inoltre condivisione sulla proposta del relatore di definire ulteriori ipotesi di modifica del testo, atteso che in esso permangono aspetti problematici, soprattutto rispetto all’ambito di applicazione dell’articolo 72 del decreto-legge n. 112 del 2008.
Lucia CODURELLI (PD) si interroga sull’effettiva opportunità di rinviare all’Assemblea – piuttosto che alla fase di esame in Commissione – la definizione di ulteriori proposte di modifica al testo in esame, con particolare riferimento allo «slittamento» dei termini di applicazione sperimentale delle norme in materia di pubblico impiego, che dovrebbero essere differiti al triennio 2010-2012.
Teresio DELFINO (UdC), relatore, assicura che tutti i punti da lui segnalati in precedenza troveranno una soluzione positiva nel corso dell’esame del provvedimenti in Assemblea.
Silvano MOFFA, presidente, preso atto delle rassicurazioni fornite dal relatore e nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.30.

COMITATO DEI NOVE
Martedì 4 maggio 2010.
Contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionali iscritti in albi ed elenchi.
C. 1524-A Lo Presti.
Il comitato dei nove si è riunito dalle 14.30 alle 14.45.

 

 

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Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
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