41ª Seduta
Presidenza del Presidente
indi del Vice Presidente
PROCEDURE INFORMATIVE
Indagine conoscitiva sul funzionamento delle Agenzie del lavoro: audizione di rappresentanti di CGIL e UGL
Il dottor TREVES svolge un’ampia comunicazione sui temi oggetto dell’indagine, fornendo un quadro generale del funzionamento delle Agenzie del lavoro, a partire dall’approvazione del cosiddetto “pacchetto Treu”, e riferendosi ampiamente ai dati contenuti nell’ultimo rapporto ISFOL. Gli effetti positivi della cosiddetta “legge Biagi” e successive integrazioni sono stati a suo avviso largamente inferiori alle attese; una recente indagine ISFOL testimonia peraltro che l’effetto sui flussi riconducibile alla presenza degli operatori privati è stato ed è tuttora relativamente modesto. Allo stato, ai centri pubblici per l’impiego si rivolgono prevalentemente lavoratrici, residenti nelle aree meridionali del Paese e soggetti più avanti negli anni, mentre le agenzie private hanno più appeal su lavoratori di sesso maschile, più giovani e con un più elevato grado di istruzione. Atteso che ciascuna delle due tipologie opera sulla base dei curricula disponibili, egli non ritiene conveniente l’instaurazione di sinergie tra centri pubblici e agenzie private. Peraltro, ricorda che il superamento del monopolio pubblico in sede europea è stato condannato perché inefficiente e non, appunto, perché pubblico. Per il futuro, la CGIL è in linea di principio contraria al fatto che il sindacato, nelle condizioni attuali, svolga attività di intermediazione tra domanda ed offerta, pena l’insorgere di una situazione di conflittualità, mentre sarebbe opportuno l’espletamento di un’attività di orientamento ed informazione nei confronti dei lavoratori.
La dottoressa Trizio si sofferma sul versante più prettamente operativo del funzionamento delle Agenzie, rilevando in particolare il calo tendenziale del ricorso al contratto in somministrazione per i lavoratori al disotto dei trent’anni, ed evidenziando che il tasso di penetrazione del lavoro in somministrazione è in Italia più basso di quattro o cinque punti rispetto agli altri Paesi europei, segnatamente a causa di fenomeni di dumping (collaborazioni, contratti a soggetto, partite IVA). In questo senso, la sua organizzazione ritiene lo strumento dello staff-leasing del tutto inefficace. Il giudizio è altresì negativo sui provvedimenti recentemente adottati dal Governo per contrastare la crisi economico finanziaria.
Segue una richiesta di chiarimenti del presidente TREU che, anche a proposito dell’andamento percentuale del ricorso al lavoro in somministrazione, sollecita la messa a disposizione della Commissione di memorie scritte.
Ha quindi la parola il dottor VARESI, il quale, nel dare conto del punto di vista dell’UGL sui temi oggetto dell’indagine, osserva che l’offerta di lavoro risulta oggi fortemente condizionata dal mutamento della composizione della popolazione, anche per effetto dei meccanismi migratori e della evoluzione del mondo femminile. E’ altresì cambiata la composizione strutturale della domanda di lavoro, in ragione di una più forte specializzazione dei lavoratori e di richieste pertanto non più generalistiche. L’idea di una possibile concorrenza tra soggetti pubblici e privati finalizzati all’intermediazione ha a suo avviso creato una competizione inutile e dannosa. E’ un fatto che, mentre ai centri pubblici si rivolge un maggior numero di donne e di soggetti più giovani, prevalentemente provenienti da aree del sud Italia, alle agenzie del lavoro si indirizzano richieste più specialistiche, caratterizzate da una maggiore professionalità e da una più spiccata disponibilità alla mobilità. Per tutte queste ragioni, reputa preferibile piuttosto una integrazione tra i due tipi di soggetti; la sua organizzazione è favorevole ad un ruolo più importante nel settore da parte dei soggetti privati, a condizione che non si determini alcuna contrapposizione. In questo contesto, il mondo scolastico e universitario non dovrebbe risultare slegato da quello del lavoro. Le ragioni del mancato funzionamento delle agenzie risiedono a suo avviso nella circostanza che esse si rivolgono prevalentemente ad un mercato locale, mentre sarebbe necessaria una banca dati nazionale. Ulteriori ragioni sono riconducibili alla frammentazione della domanda di lavoro ed al conseguente deficit formativo, alla mancanza di fiducia da parte delle imprese ed all’esistenza, specie nel centro sud, di una forte illegalità diffusa. In questo quadro, la sua organizzazione richiede una maggiore responsabilità sociale, un cambio di marcia da parte delle stesse agenzie e l’adozione di una normativa che favorisca un maggior coordinamento tra settore pubblico e privato.
In considerazione dell’imminente inizio dei lavori dell’Assemblea, il presidente TREU ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l’audizione.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il presidente TREU avverte che, a causa del rinvio dello svolgimento dell’interrogazione n. 3-00385 della senatrice Carlino, la seduta della Commissione, già convocata per domani 3 dicembre, alle ore 15.30, non avrà più luogo.
La seduta termina alle ore 17.