Due scioperi nazionali, a distanza di pochi giorni, proclamati dal settore turismo e dalla scuola. Il primo, venerdi 6 maggio, riguardera’ i dipendenti del settore turistico, oltre un milione di persone, che protestano per sollecitare il rinnovo del contratto. I dati relativi ai primi mesi del 2016 confermano l’ondata positiva del settore, con un +5,3% di presenze alberghiere e un aumento di quasi il 2% degli occupati, ma le associazioni di categoria continuano a bloccare il rinnovo di un contratto scaduto da oltre tre anni. Cristian Sesena, segretario della Filcams, sottolinea che si tratta di ‘’uno dei settori trainanti della nostra economia, di cui tutti parlano come di una leva economica strategica su cui investire, e tuttavia, tutti però ignorano o fanno finta di ignorare come un lavoro mal retribuito, privo di tutele porti con sé un abbassamento della qualità della nostra offerta che si colloca in uno scenario sempre più globale e competitivo.”
Quanto alla scuola, il blocco delle attività e’ stato fissato dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl Uil e Confsal per il 20 maggio, e coivolgera’ per l’intera giornata tutto il personale: docenti, Ata e dirigenti. Motivo della protesta, anche in questo caso, il mancato avvio delle trattative per il rinnovo del contratto, ma anche le numerose emergenze del settore.