Dalle 14 alle 18 di oggi, 23 febbraio, partirà il primo sciopero generale di 4 ore dell’Alitalia indetto dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasport Aerei. A fermarsi è il settore del trasporto aereo che riguarda Alitalia, le aziende di gestione aeroportuale e di handling.
“L’astensione dal lavoro – dichiara il segretario nazionale Filt Cgil, Nino Cortorillo – è stata proclamata per protestare contro la situazione di crisi di Alitalia, con l’assenza di un piano industriale e la volontà, ancora in atto, di passare dal contratto nazionale a un regolamento aziendale che rappresenta un fatto senza precedenti e di una gravità assoluta”.
Per i sindacati la condizione per far ripartire il dialogo è il ritiro del regolamento aziendale che la compagnia intenderebbe applicare dal primo marzo prossimo in assenza del rinnovo di contratto, scaduto il 31 dicembre scorso, e si dicono disponibili a un confronto in sede governativa.
Tra le questioni al centro della protesta c’è anche il nuovo piano industriale, che dovrebbe essere presentato nei primi giorni del mese di marzo. I sindacati si dicono preoccupati considerato il risultato del bilancio del 2016 che, secondo le stime, si sarebbe chiuso con un passivo di circa 400 milioni di euro. Secondo fonti sindacali, l’intenzione della compagnia sarebbe quella di ridurre i costi di almeno 160 milioni di euro, attraverso tagli agli scatti d’anzianità, alle principali indennità di volo, alle ferie estive e ai riposi nel corso dell’anno. Sul tavolo, infine, resta la richiesta dei circa 1.500 esuberi, che non è stata ritirata.