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Alitalia, primo incontro tra i sindacati, il neo commissario e il direttore generale

redazione
Gennaio24/ 2020

“Un primo incontro informale e interlocutorio”. Così il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito sull`incontro in Alitalia con il neo commissario Giuseppe Leogrande e il direttore generale Giancarlo Zeni.

“Abbiamo in particolare espresso – riferisce il segretario nazionale della Filt – la nostra preoccupazione sulla scadenza del leasing di alcuni aerei che, se non rinnovato, può avere preoccupanti conseguenze sull`occupazione e sui ricavi della compagnia. Inoltre abbiamo fatto notare la gravità della situazione conseguente al mancato finanziamento per l`anno in corso del Fondo di settore del trasporto aereo che può avere anche conseguenze sugli ammortizzatori sociali di cui usufruiscono attualmente oltre 1000 addetti della compagnia”.

“Al commissario e direttore generale – spiega infine Cuscito – abbiamo richiesto un percorso di condivisione a tutela del lavoro in Alitalia”.

“Non siamo molto soddisfatti – ha spiegato il segretario generale della Fit Cisl, Giuseppe Pellecchia – ci aspettavamo qualche elemento in piu’ su come stanno lavorando per portare l’azienda in acque sicure. Non ci hanno dato ipotesi di soluzioni. Ci hanno invece posto tre questioni: il rinnovo della cigs, che scade a marzo, fino al 31 maggio; il finanziamento del Fondo nazionale del trasporto aereo; l’interpretazione dell’Agenzia delle entrate su alcune competenze del personale navigante”

“La Uiltrasporti ha detto al commissario straordinario Leogrande che è pronta a collaborare con lui se sarà coinvolta nel processo di rilancio dell’Alitalia”. Lo ha detto il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, al termine dell’incontro con il commissario e con il dg Giancarlo Zeni.

Il sindacato ha inoltre sollevato altre tre questioni, ha proseguito Tarlazzi, per il rifinanziamento del Fondo per il trasporto aereo, per la ripresa dell’erogazione della Cigs e per la risoluzione di un contenzioso che l’Agenzia delle entrate ha avviato con i 3 mila dipendenti tra il personale navigante, ai quali è stata chiesta la restituzione di somme derivanti da indennità contrattuali “da sempre considerate defiscalizzate al 50% e che il fisco le sta interpretando in maniera diversa”.

TN

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