Tantissimi commecianti del capologuo siciliano stanno esponendo cartelli di solidarietà ai lavoratori di Almaviva che domani avranno appuntamento al Mise. Tra i primi esercizi commerciali che hanno esposto i cartelli, i bar e negozi attorno alle sedi di via Marcellini e di via che recitano: “Questo esercizio commerciale è solidale con i lavoratori Almaviva. #siamotuttiAlmaviva”.
“Stiamo cercando la solidarietà dei commercianti palermitani – ha dichiarato un lavoratore del call center, Andrea Corleo – perché siamo consapevoli che la perdita di lavoro per un numero così alto di persone avrebbe una ricaduta spaventosa su tutto il tessuto economico cittadino”
Stasera i lavoratori hanno organizzato una veglia che partirà da via Cordova alle ore 20, per chiedere lo stop ai 1.670 licenziamenti. “Ci raccoglieremo attorno alla sede di Almaviva di via Cordova dove i lavoratori si terranno per mano e faranno una veglia con le candele, a simboleggiare che vegliare significa vigilare affinché non ci siano licenziamenti e perché il tessuto sociale non venga ulteriormente impoverito – dichiara Rosalba Vella, Rsu Slc Cgil Almaviva – Anche i commercianti stanno aderendo alle iniziative di solidarietà: sanno di essere loro i primi a subire ripercussioni se saranno confermati i licenziamenti. Nei locali vicini alle due sedi palermitane di Almaviva ruota un bacino di 5 mila fruitori, tra i lavoratori e le loro famiglie.”. E aggiunge Maurizio Rosso, segretario Slc Cgil Palermo: “La veglia di stasera è una metafora opportuna perché la gravità della situazione ci obbliga a vegliare sullo sviluppo di questa vertenza, affinché Palermo non perda neanche un posto lavoro. Pensiamo ci siano i presupposti per costruire un futuro perché si tratta di un settore in profondo sviluppo e siamo convinti che continuare a vegliare sia di fondamentale importanza. Tre le condizioni che chiediamo: rispetto delle regole, investimenti in tecnologie e radicamento sul territorio, con conseguenti sviluppi occupazionali.”