La multinazionale francese Alstom, ha comunicato ieri a Parigi al Comitato Aziendale Europeo, di voler ridurre 280 posti di lavoro nei siti italiani. Per la Fim Cisl tale proposta “non è accettabile”. “Così come non è accettabile – si legge in una nota – la chiusura del sito di Colleferro dove da tempo è in corso un progetto per la realizzazione di un polo della manutenzione di materiale rotabile per il Comune di Roma e la Regione Lazio, sollecitato dalle amministrazioni locali e dal Ministero dello sviluppo economico”.
Secondo il sindacati “è inverosimile e paradossale che in un periodo di crisi e di estrema attenzione per uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale si riduca la capacità produttiva nel nostro Paese di una impresa che costruisce mezzi ed apparati per il trasporto su rotaia e che occupa oltre 3.700 lavoratori”. La Fim chiede immediatamente l’apertura di un tavolo di confronto con la direzione aziendale italiana, dove innanzitutto verificare la coerenza rispetto al recente accordo europeo tra Alstom e la Federazione europea dei metalmeccanici che prevede il non ricorso ai licenziamenti, e investiremo del problema anche le istituzioni locali e nazionali per costruire scelte diverse da quelle annunciate da Alstom. (LF)
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