“Fumoso ed inconcludente”. Così i sindacati di settore hanno giudicato l’incontro di ieri a Piacenza con una delegazione di Amazon sulle condizioni di lavoro negli stabilimenti del gruppo.
“Unica nota positiva – scrivono i sindacati in una nota unitaria – la compostezza dell`interlocuzione.
Per il resto, di fronte alle ribadite evidenze connesse alle condizioni di lavoro, non è sufficiente l`iniziativa presa dall`azienda che ha istituito al suo interno dei ‘gruppi di studio’ ai quali sono invitati anche le Rsa, con cadenza settimanale, insieme ad altre funzioni aziendali”.
“L`azienda – proseguono – si è rifiutata di verbalizzare con le parti sociali un percorso che stabilisse modalità e tempi del processo di ‘studio’. Rimane poi sempre da capire cosa ci sia da studiare, se un lavoratore per diversi mesi svolge esclusivamente il turno notturno lavorando 6 giorni su sette, per capire che non va bene! Anche rispetto ad una redistribuzione dei profitti attraverso un sistema premiante l`azienda ha candidamente dichiarato che dal 2011 ha incamerato 800 milioni di € di profitti, precisando che sono stati tutti reinvestiti per i nuovi siti con la creazione di nuovi posti di lavoro”.
“Oggi stesso – concludono i sindacati – verrà riattivato lo stato di agitazione, temporaneamente sospeso, e domani 13 dicembre, nel corso di 5 assemblee programmate in Amazon saranno decise con i lavoratori le future azioni di lotta.
Le organizzazioni sindacali si attendono anche che le istituzioni precedentemente intervenute attivino velocemente un percorso di mediazione, rispetto al quale ribadiamo la nostra totale disponibilità”.



























