Il calo dei consumi “è una conferma del fatto che anche nei prossimi mesi perderemo posti di lavoro. Lo dice il leader della Uil, Luigi Angeletti, aggiungendo che “è una cosa drammatica perché quando avevamo 2 milioni di disoccupati e siamo passati a due milioni e mezzo è stato un dramma, ma adesso che siamo sulla soglia dei tre milioni, passare a tre milioni e mezzo sarebbe una tragedia perché è chiaro che la quantità di persone che rimarrà senza posti di lavoro cresce e le aspettative di trovare nuovi posti di lavoro diminuiscono”. Secondo Angeletti “la principale causa della diminuzione dei consumi e dell’aumento della disoccupazione è la pressione fiscale che distrugge reddito, consumi e posti di lavoro. In più la tassa maggiore è quella sul lavoro. Infatti se uno fa un paragone con il sistema fiscale degli altri paesi si accorge che le tasse sul lavoro in Italia sono di gran lunga superiori e questo non fa altro che avere un effetto moltiplicativo perché tassando il lavoro lo si rende meno competitivo e quindi lo si distrugge”.
Il numero uno della Uil sollecita un intervento fiscale. “Secondo me – afferma – questa è l’unica politica economica seria che qualunque governo venga eletto dovrebbe fare. Tutto il resto sono assolutamente parole di cui noi siamo, come è noto, dei maestri. In Italia l’unica cosa che riusciamo a produrre ancora in maniera eccellente sono le parole. Se vogliamo fare sul serio una politica per evitare che questo paese diventi un deserto dal punto di vista occupazionale, dobbiamo ridurre le tasse sul lavoro a qualunque costo e questa dovrebbe essere la priorità per la quale sacrificare qualunque altro obiettivo”.