“L’assemblea generale della CGIL, nel ribadire le posizioni precedentemente deliberate in tema di politiche europee e internazionali, condanna con assoluta fermezza l’attacco militare condotto da Israele contro l’Iran, atto gravissimo che rappresenta una nuova, pericolosa escalation in Medioriente il cui prezzo sarà ancora una volta pagato dalle popolazioni civili di tutti i paesi coinvolti”.
Così si legge nell’ordine del giorno votato dall’Assemblea generale della Cgil nel pomeriggio di oggi, che annuncia una mobilitazione specifica sul tema: “Visto l’estendersi delle guerre in Medioriente -si legge ancora nel testo- il protrarsi dell’assedio e delle morti a Gaza, la recrudescenza della guerra in Ucraina, ci impegniamo a partecipare alle mobilitazioni in corso e a convocare, insieme alle reti, coalizioni ed alla Via Maestra, un momento di riflessione e costruzione di una proposta di mobilitazione in Italia e con il sindacato europeo contro guerre e riarmo e per ribadire l’urgenza di un’azione delle istituzioni italiane ed europee per la pace a difesa del diritto internazionale e della democrazia”.
Riferendosi ancora all’Ira, il testo afferma che “questa violentissima aggressione allarga ulteriormente un conflitto regionale già devastante, che si aggiunge al massacro sistematico della popolazione civile in corso a Gaza, agli attacchi in Libano, Yemen e ad altri paesi dell’area- continua il testo- L’impunità con cui si perpetuano crimini contro la popolazione civile è inaccettabile. Ribadiamo con forza la nostra condanna di ogni forma di violenza e guerra, chiediamo l’immediata cessazione delle ostilità e il pieno rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale”.
“La CGIL è contraria alle politiche di riarmo dell’Unione europea e della NATO. L’aumento degli investimenti in armi alimenta una spirale bellica insostenibile e incompatibile con i valori della convivenza e della pace e non ha nulla a che vedere con la costruzione di una politica estera e di difesa dell’Unione. Invitiamo le istituzioni italiane, europee e internazionali a uscire dalla logica dello scontro militare e a investire nella diplomazia, per ottenere un cessate il fuoco duraturo in tutti i teatri di guerra, a partire da Ucraina e Palestina, fermando innanzitutto la vendita di armi e la sospensione degli accordi commerciali con tutti i Paesi in guerra, a partire da Israele.
Siamo vicini a tutte le popolazioni colpite dalla guerra e dalla violenza. Chiediamo che vengano garantiti immediatamente corridoi umanitari, accesso alle cure mediche e protezione per le persone più vulnerabili: minori, donne, anziani e fragili. Esprimiamo la nostra vicinanza alla popolazione civile iraniana e ribadiamo il nostro supporto al movimento “Donna, vita, libertà” e alle sindacaliste e sindacalisti, attivisti e giornalisti ancora in carcere, torturati e repressi dal regime degli ayatollah.
“L’assemblea generale della CGIL esprime soddisfazione per il riconoscimento da parte dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro dello stato di Palestina come stato non membro e ribadisce la richiesta al governo italiano di riconoscere lo stato di Palestina. L’assemblea generale impegna tutte le strutture a proseguire e rafforzare le raccolte di fondi per fini umanitari in favore di Gaza, Myanmar, Ucraina e di tutti i contesti colpiti dalla guerra e a sviluppare progetti concreti di cooperazione internazionale. Non possiamo e non vogliamo restare inerti davanti al ritorno della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, né tollerare la continua violazione del diritto internazionale. Esprimiamo ferma contrarietà per l’acquisizione e possibile utilizzo di armi nucleari”.