A rischio esubero 246 lavoratori della multinazionale francese Auchan della grande distribuzione organizzata, in particolare i dipendenti degli ipermercati di Napoli Argine e di Catania La Rena, in difficoltà gestionale e prossimi alla chiusura dei battenti entro fine aprile.
Infatti, nelle scorse settimane la direzione di Auchan ha illustrato ai sindacati l’andamento gestionale: “sono negativi i risultati del 2017 – spiegano i sindacati in una nota, riportando i dati del gruppo – con il -3.4% di clienti e il -2.4% di fatturato. Inoltre, solo 14 ipermercati sarebbero in progressione, 6 prossimi alla parità e 28 in perdita oltre il -2%; nei reparti soffre soprattutto il settore non food, i reparti casa, comunicazione e bazar, mentre la minore regressione si registra nel settore food.”
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs “Alla luce dei comportamenti – hanno sottolineato in una nota congiunta – e atti unilaterali messi in atto”, hanno proclamato lo stato di agitazione sull’intero perimetro aziendale dei 48 punti vendita dove complessivamente sono occupati circa 10mila addetti.
Le tre sigle sindacali nei giorni scorsi avevano sollecitato l’attivazione di un tavolo di confronto al ministero dello Sviluppo Economico. Intanto, è stato confermato il negoziato tra azienda e sindacati, programmato a livello nazionale per il prossimo 8 maggio.
“Sarà necessario chiarire ed approfondire piani e strategie commerciali della multinazionale, – ha spiegato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Mirco Ceotto – ristabilire corrette relazioni sindacali e riprendere al più presto il confronto per il rinnovo della contrattazione integrativa di settore disdettata unilateralmente nel 2015.”
“le crisi aziendali – ha concluso il sindacalista – si possono risolvere attraverso strumenti contrattuali alternativi alla chiusura ma finalizzati al mantenimento dei livelli occupazionali e del perimetro aziendale soprattutto nelle aree del Mezzogiorno d’Italia già pesantemente colpite dalla disoccupazione.”