“Una buona relazione che speriamo possa trovare orecchie attente da parte di tutta la politica in generale”. Lo dichiara in una nota Gianni Baratta, Segretario confederale della Cisl, commentando la relazione annuale della Corte dei Conti. “Una relazione- continua Baratta- che non solo si sofferma su una valutazione negativa ai tagli lineari proponendo quelli selettivi, ma che conferma la sostanziale mancata crescita delle retribuzioni nella p.a. Una ragione in più per ribadire al governo, rispetto alle voci che circolano, la netta contrarietà della Cisl ad un possibile ulteriore blocco della contrattazione”. “La relazione – pro contiene altri importanti elementi di riflessione quali il problema dei tagli su ricerca ed innovazione dove si suggerisce di evitare i vincoli di natura procedurale organizzativa e di governance nei cosiddetti rapporti di partership con il settore privato che potrebbero aumentare le capacità di investimento. È molto buono il riconoscimento che la corte riserva al graduale abbandono del ricorso ad entrate ‘una tantum’, ad entrate extra tributarie, comprese le incentivazioni sulle anticipazioni e sui recuperi dei pagamenti, ma è soprattutto sull’attività di contrasto all’evasione che riteniamo che la Corte dei conti abbia colto uno degli elementi qualificanti delle nostre richieste che come Cisl facciamo da tempo”. “In un paese dove – conclude – l’Istat ha stimato che nel 2008 l’economia sommersa rappresentava il 17, 5% del Pil e che la stessa amministrazione pubblica valuta del 36% l’evasione del gettito d’Iva nel 2009 tutto questo sta significare che nessun allentamento delle cosiddette ‘ganasce fiscali’ potrebbe essere tollerato”. (LF)

























