Il tasso di disoccupazione dell’Eurozona ha seguito, all’uscita dal picco della crisi, un andamento irregolare. La disoccupazione dopo essersi stabilizzata intorno alla fine del 2009, ha ripreso a salire nel primo trimestre del 2010, portandosi al 10% dal 9,8% di fine 2009. Lo ricorda la Bce nel Bollettino mensile di giugno, commentando le prospettive del mercato del lavoro europeo. Il tasso di disoccupazione é ulteriormente aumentato al 10,1% in aprile e si trova attualmente a un nuovo massimo dal giugno 1998: “guardando al futuro – sottolinea la Bce – le attese di occupazione sono in miglioramento dai minimi, ma indicano ancora un ulteriore, seppur relativamente modesto, aumento nei mesi a venire”.
La Banca centrale europea rilancia le esortazioni a varare riforme strutturali nell’area euro. Sono “di cruciale importanza” per rafforzare le capacità di crescita economica e di creazione di nuova occupazione, ribadisce l’istituzione monetaria nel suo ultimo bollettino mensile. Tra le varie misure auspicate, indica “contrattazioni salariali” che dovrebbero “consentire un opportuno aggiustamento alle condizioni di competitività e occupazione”, mentre altrettanto importanti sono le misure tese a dare più flessibilità su prezzi e competitività. Inoltre un ruolo importante spetta alla riforma dei sistemi bancari. (FRN)