Con 280 sì (94%) i lavoratori Bekaert hanno dato il via libera all’accordo sindacale del 2 ottobre 2018 sottoscritto in sede ministeriale.
Questo accordo sindacale ha evitato i 318 licenziamenti, e ha messo in campo una serie di strumenti utili per dare risposte concrete e occupazionali ai lavoratori coinvolti da un processo di chiusura aziendale. La Cassa Integrazione per cessazione e reindustrializzazione per 12 mesi è uno dei tanti strumenti che abbiamo conquistato per accompagnare questo processo, ma non è l’unico.
Questi risultati non li avremmo raggiunti se non fossimo riusciti come sindacato a sospendere di altri 30 giorni i licenziamenti previsti inizialmente il 3 settembre. Con la nostra determinazione siamo riusciti a convincere Bekaert a concedere ciò che non aveva concesso il giorno 5 luglio in sede ministeriale.
Quei 30 giorni in più, a disposizione, sono serviti per costruire le condizioni per giungere ad un accordo positivo, con la Cigs e tutti gli strumenti di rioccupazione e reindustrializzazione.
Abbiamo obbligato la società a tenere aperta l’attività fino al 31 dicembre 2018 e a lasciare la produzione del “filo tubo”, con una parte dello stabile e dei macchinari per una possibile reindustrializzazione. In questi giorni si è già manifestata una proposta di un importante gruppo industriale. Nell’accordo abbiamo previsto che Bekaert paghi il prezzo della reindustrializzazione, riconoscendo alle aziende che porteranno attività lavorative nel sito, 40.000€ per ogni dipendente assunto nell’area. Questo significa un esborso di vari milioni di euro. Abbiamo contrattato un sistema di incentivazione all’uscita per ogni dipendente che si differenzia a secondo della anzianità che vanno da 16, 20 e 24 mensilità e che diminuisce con il trascorrere dei mesi. Per facilitare la ricollocazione esterne al perimetro aziendale abbiamo previsto 10.000 euro ad ogni assunzione a tempo indeterminato. A tal fine verranno anche messi a disposizione i programmi di politiche attive previsti dalla Regione Toscana. I lavoratori vicini al pensionamento saranno incentivati con un piano di incentivazione specifico per coprire la differenza tra naspi e l’80% del proprio stipendio.
L’accordo privilegia gli strumenti di reindustrializzazione e rioccupazione dei lavoratori Bekaert questo è stato il nostro obiettivo principale e questo è il valore positivo di questo accordo, che comunque ha dovuto fare i conti con una gravissima decisione aziendale che abbiamo più volte condannato.
È un risultato da attribuire principalmente ai lavoratori e al sindacato, che hanno condotto la lotta e costruito l’accordo sindacale, ma è anche il frutto del contributo attivo e della solidarietà da parte di tutti, i tanti cittadini, le istituzioni e la politica locale, fino al ministero dello Sviluppo Economico.
L’accordo quindi è un passaggio molto positivo, ma potremo dirci completamente soddisfatti solo all’effettiva reindustrializzazione del sito e alla completa rioccupazione dei lavoratori.