Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, afferma che a giugno scorso i contratti a tutele crescenti sono saliti a quota 2,5 milioni, rappresentando “circa un quarto del lavoro dipendente” nel settore privato.
Secondo Boeri, il dato darebbe “l’idea dell’importanza della riforma” e, in particolare, “tra i giovani di 19 anni il 90% dei contratti a tempo indeterminato è a tutele crescenti, poi con l’aumentare dell’età la quota scende progressivamente. È una transizione che sta avvenendo abbastanza rapidamente per superare il dualismo” nel mercato del lavoro.
“L’auspicio – conclude Boeri – è che il contratto a tutele crescenti sia un veicolo per dare più formazione a questi lavoratori in azienda.”