“La Fiat è libera di stare o non stare in una associazione imprenditoriale, però non può dire che esce perchè è stato depotenziato l’accordo interconfederale del 28 giugno. Questo non è affatto vero”. Lo dichiara in una nota il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, commentando l’uscita di Fiat da Confindustria il primo gennaio del 2012.
“L’accordo del 28 giugno rimane per noi una tappa importante- sottolinea Bonanni- ed è utilissimo per la Fiat e per tutto il mondo del lavoro. D’altronde ha stabilito per la prima volta in sessant’anni che qualora in un’azienda c’è una maggioranza di lavoratori che esprimono una volontà precisa, quella maggioranza detta la linea e la minoranza deve rispettare gli accordi”.
Bonanni è dispiaciuto per la decisone assunta dalla Fiat, anche se la Cisl apprezza la conferma del piano di investimenti in Italia. “Quello che volevamo, conclude il sindacalista, era la costruzione di nuove auto a Mirafiori e quella di un nuovo motore ad Avellino”. (FRN)