“La norma sui licenziamenti economici va cambiata: c’è un buco da coprire. Non è possibile che un datore di lavoro licenzi adducendo una crisi che non può dimostrare”. Lo afferma al Corriere della sera, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, spiegando che la strada per uscirne è adottando “il modello tedesco, ma quello vero. Quello che comprende un potente meccanismo di conciliazione preventiva e solo eventualmente un ricorso al giudice che valuti se il licenziamento è giustificato o no”.
Bonanni si difende poi, dall’accusa di aver cambiato idea. “Se si legge tutta la riforma del lavoro – afferma -, si capisce quanto è cambiata dal documento che ci lesse la Fornero. Per capirci, l’idea non l’ho cambiata io”. “Il mio scopo – spiega quindi – era mantenere un tavolo aperto. Questa è la mia strategia”. Ora che la riforma approderà in Parlamento, osserva infine Bonanni, “abbiamo davanti mesi, non mettiamoci fretta: abbiamo uno spiraglio, cerchiamo di trovare una composizione”. (LF)