I sindacati dei tessili hanno indetto, per il prossimo 9 marzo, lo sciopero dei lavoratori della Brioni, ora Roman Style, azienda italiana per l’alta sartoria maschile, a seguito dell’annuncio aziendale di taglio al personale a casusa di mancanza di commesse.
“Questa manifestazione – dichiarano i segretari dei sindacati territoriali di Pescara, Domenico Ronca (Filctem), Leonardo D’Addazio (Femca Cisl) e Luca Piersante (Uiltec) – non può e non deve essere circoscritta ai soli dipendenti di Brioni, ma tutti i cittadini abruzzesi ed in particolare gli abitanti del territorio vestino devono partecipare attivamente allo sciopero di mercoledì 9 marzo. Si stanno organizzando autobus che partiranno sia dallo stabilimento di Penne che dallo stabilimento di Montebello di Bertona, A Pescara dobbiamo essere in tanti”.
“In questi ultimi sette anni l’azienda – spiegano i sindacalisti -, sia prima dell’acquisizione da parte gruppo kering, che dopo, ha utilizzato una svariata serie di ammortizzatori sociali. Dal 2009, in contemporanea dell’inizio della cassa integrazione ordinaria, è stata attivata la prima procedura di mobilità volontaria. La prima procedura ha trovato l’adesione dei dipendenti più vicini alla pensione. Nella seconda procedura di mobilità volontaria invece, complice un incentivo all’esodo più sostanzioso ( 28000 euro), hanno aderito anche dipendenti che non si avvicinavano alla pensione. Tra le due procedure sono uscite circa 122 persone. Ad oggi, quindi abbiamo assistito alla perdita di circa 275 posti di lavoro, senza dimenticare gli ulteriori 54 dipendenti che hanno perso il loro posto di lavoro tra Modena e Bologna in seguito alla chiusura di Sforza, azienda rientrante nel brand Brioni. A questo punto vogliamo un impegno da parte di Brioni , oltre che a presentarci il piano industriale, ad esplorare tutte le attività di insourcing fattibili , ed andare ad esplorare tutte quelle attività che possono portare ulteriori volumi a Roman Style, sia all’interno che all’esterno del gruppo kering, che consentano una crescita organica”.


























