• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
lunedì, 15 Settembre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Trump e Meloni contro l’Europa

    Meloni e Trump e la nostalgia per le Br

    Nemmeno la confessione costituisce prova se il fatto è frutto di un controllo illecito sull’account della posta elettronica del dipendente

    La Cassazione stoppa il datore di lavoro curioso: email off-limits

    Governo, associazioni e movimenti della società civile chiedono a Draghi di continuare

    Il Rapporto Draghi si sta arenando, ma di tempo non ce n’è piu

    Il mondo all’indietro del governo Meloni

    Meloni si prepara alla campagna elettorale e punta, come al solito, sulle paure dei cittadini

    Crescita Eurozona prosegue a ritmi sostenuti

    La netclass, una bomba in attesa di innesco

    Il futuro di Salvini è già passato

    Salvini, il Tafazzi insidiato da Vannacci

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Giudici pace e onorari in sciopero contro riforma Orlando

    Giustizia, sciopero nazionale dei precari della giustizia assunti con il Pnrr. Landini: aumentare i posti di lavoro, non perdere quelli che già ci sono

    Confsal presenta le sue proposte per rinnovare le relazioni industriali

    Relazioni industriali, si apre una stagione di fermento nel segno dell’unità

    Après moi, nessuno. L’ultima volontà di Armani è fare quello che non ha mai voluto: vendere. Il testamento impone la cessione entro 18 mesi, indicando Lvhm, Essilux o Oreal come acquirenti

    Après moi, nessuno. L’ultima volontà di Armani è fare quello che non ha mai voluto: vendere. Il testamento impone la cessione entro 18 mesi, indicando Lvhm, Essilux o Oreal come acquirenti

    Trasporto aereo, sciopero di piloti e assistenti di volo della compagnia Vueling

    Vueling, Filt Cgil: licenziamenti inaccettabili

    Trasporto pubblico, lunedì a Genova l’incontro tra Salis e i sindacati sulla crisi di Amt

    Trasporto pubblico, lunedì a Genova l’incontro tra Salis e i sindacati sulla crisi di Amt

    Federmeccanica, contro l’incertezza serve una politica industriale

    Federmeccanica, contro l’incertezza serve una politica industriale

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    I dati Istat su commercio con l’estero e prezzi all’import – Luglio 2025

    Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2025-2029)

    Programmi occupazionali delle imprese rilevati dal sistema delle Camere di Commercio – Settembre 2025

    I dati Istat sul mercato del lavoro – II trimestre 2025

    La 175° indagine congiunturale di Federmeccanica

    Innovatek, incontro sul piano industriale, Mantovan: si procede verso un nuovo accordo

    Innovatek, incontro sul piano industriale, Mantovan: si procede verso un nuovo accordo

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Trump e Meloni contro l’Europa

    Meloni e Trump e la nostalgia per le Br

    Nemmeno la confessione costituisce prova se il fatto è frutto di un controllo illecito sull’account della posta elettronica del dipendente

    La Cassazione stoppa il datore di lavoro curioso: email off-limits

    Governo, associazioni e movimenti della società civile chiedono a Draghi di continuare

    Il Rapporto Draghi si sta arenando, ma di tempo non ce n’è piu

    Il mondo all’indietro del governo Meloni

    Meloni si prepara alla campagna elettorale e punta, come al solito, sulle paure dei cittadini

    Crescita Eurozona prosegue a ritmi sostenuti

    La netclass, una bomba in attesa di innesco

    Il futuro di Salvini è già passato

    Salvini, il Tafazzi insidiato da Vannacci

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Giudici pace e onorari in sciopero contro riforma Orlando

    Giustizia, sciopero nazionale dei precari della giustizia assunti con il Pnrr. Landini: aumentare i posti di lavoro, non perdere quelli che già ci sono

    Confsal presenta le sue proposte per rinnovare le relazioni industriali

    Relazioni industriali, si apre una stagione di fermento nel segno dell’unità

    Après moi, nessuno. L’ultima volontà di Armani è fare quello che non ha mai voluto: vendere. Il testamento impone la cessione entro 18 mesi, indicando Lvhm, Essilux o Oreal come acquirenti

    Après moi, nessuno. L’ultima volontà di Armani è fare quello che non ha mai voluto: vendere. Il testamento impone la cessione entro 18 mesi, indicando Lvhm, Essilux o Oreal come acquirenti

    Trasporto aereo, sciopero di piloti e assistenti di volo della compagnia Vueling

    Vueling, Filt Cgil: licenziamenti inaccettabili

    Trasporto pubblico, lunedì a Genova l’incontro tra Salis e i sindacati sulla crisi di Amt

    Trasporto pubblico, lunedì a Genova l’incontro tra Salis e i sindacati sulla crisi di Amt

    Federmeccanica, contro l’incertezza serve una politica industriale

    Federmeccanica, contro l’incertezza serve una politica industriale

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    I dati Istat su commercio con l’estero e prezzi all’import – Luglio 2025

    Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2025-2029)

    Programmi occupazionali delle imprese rilevati dal sistema delle Camere di Commercio – Settembre 2025

    I dati Istat sul mercato del lavoro – II trimestre 2025

    La 175° indagine congiunturale di Federmeccanica

    Innovatek, incontro sul piano industriale, Mantovan: si procede verso un nuovo accordo

    Innovatek, incontro sul piano industriale, Mantovan: si procede verso un nuovo accordo

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Rubriche - Giochi di potere - Cambiare tutto per cambiare tutto

Cambiare tutto per cambiare tutto

di Riccardo Barenghi
17 Febbraio 2023
in Giochi di potere
Cambiare tutto per cambiare tutto

Dopo l’ultima sconfitta elettorale e politica del Pd, ovvero le elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia, sconfitta che è arrivata quattro mesi dopo quella ancora più grave delle politiche di fine settembre, non basterà un nuovo o una nuova leader a rianimare un partito che se non è morto poco ci manca. Chiunque vincerà le primarie del 26 febbraio, – Stefano Bonaccini o Elly Schlein, visto che gli atri due sono ormai fuori dal gioco – dovrà fare i conti con un qualcosa che nessuno sa più cosa sia. La domanda, questa proprio epocale, è tanto semplice quando micidiale: che cosa è il Partito democratico? E soprattutto cosa vuole essere, ammesso e non concesso che sia in grado di continuare a esistere? E ancora, chi vuole rappresentare, ammesso e non concesso che esista ancora una fetta consistente di italiani che intenda farsi rappresentare dal Pd e per fare che cosa?

Mentre scriviamo queste righe nulla è chiaro, poco si capisce delle intenzioni dei due pretendenti alla leadership, se non che Bonaccini è un politico di sinistra (chiamiamola così) più classico, cresciuto in una famiglia comunista e certamente non ricca, che ragiona su vecchi schemi della politica, ma che ha cercato di liberarsi da quella “zavorra” anche cambiando la sua immagine.

Mentre Schlein è più moderna, attenta ai diritti civili di tutti, che guarda alle classi sociali – ancora esistono? Sì, ancora esistono! – con uno sguardo aperto ai grandi cambiamenti avvenuti nella nostra società negli ultimi decenni. Ma nessuno dei due ha ancora espresso un’idea convincente sul perché e sul come possa esistere un partito di sinistra in un’Italia che vota a destra e che purtroppo, almeno nella sua maggioranza relativa, si riconosce in quei valori –anzi, disvalori – che la destra esprime. Altrimenti questa destra non avrebbe vinto le elezioni, politiche e regionali.

Allora, se tutto questo è vero, non sarà giunto il momento di smettere di pensare ossessivamente a chi sarà il nuovo leader, come fosse un demiurgo capace di dominare il tempo e lo spazio, e quindi di creare l’Universo, ma invece di pensare al genere di universo che si vuole essere? Insomma, parliamoci chiaro, il Partito democratico sembra ormai un malato terminale, che forse può essere tenuto ancora in vita –chiamiamola vita per carità di patria – attaccato alle macchine, ma che non riesce più ad avere un senso politico ed esistenziale. Quindi, sarebbe giunto il momento per tutti coloro che ancora credono che una sinistra in Italia esista e possa crescere, quelli che insomma non si arrendono al vento che tira in questo periodo (parliamo delle persone e non solo e neanche soprattutto dei dirigenti), di darsi una mossa. Cominciando col ribellarsi alle liturgie che da troppo tempo sono il leit motiv del Pd, a cominciare dalle primarie che ormai risultano troppo vecchie e spesso scontate per poter mobilitare elettori e militanti, o chi vorrebbe diventarlo ma non si sente a proprio agio in quel mondo.

È quel mondo, ossia il mondo che è nato ed è cresciuto attorno al Pd ma che oggi risulta asfittico ed esangue, che va rifondato, anzi – meglio – ricostruito come si fa con un paese raso al suolo del terremoto. Ovviamente non tutto sarebbe da buttar via, qualche pezzo pregiato si può e si deve conservare, se ci sono dei muri che ancora stanno in piedi è giusto lasciarli lì, ma tutto il resto va rimesso in piedi partendo quasi da zero. Dove zero non significa cambiare semplicemente il nome del Partito – scorciatoia che aleggia e che già qualcuno ha espresso pubblicamente – ma, come diceva Cartesio, nomina sunt consequentia rerum, dunque sono le cose che vanno cambiate, sono le cose che danno senso a tutto il resto, a cominciare dai nomi. Al contrario di quel che diceva il conte di Salina nel “Gattopardo”, stavolta bisognerebbe cambiare tutto per cambiare tutto.

E allora, cari dirigenti di quel che resta del Pd, cari dirigenti di quel che resta della sinistra diffusa, cari militanti ed elettori che non volete la destra al potere, mettetevi una mano sulla coscienza – se ancora ne avete una – e come si diceva una volta, “al lavoro e alla lotta”. Sarà una lunga strada, quella che con una frase fatta si definisce una traversata nel deserto, ma chissà che alla fine non si riesca a trovare un po’ d’acqua, capace non solo di dissetare gli assetati ma anche di dar loro la forza e l’intelligenza per capire che una fase è ormai finita e che l’Italia ha bisogno di una sinistra nuova, ovviamente unita, che si prepari alla prossima sfida con la destra. Non tanto e non solo per sconfiggere la Meloni o chi per lei, ma per offrire al Paese un Progetto. Concetto caro a Bruno Trentin: qualcuno se lo ricorda?

Riccardo Barenghi

Riccardo Barenghi

Riccardo Barenghi

Giornalista

In evidenza

Confederquadri contro le decisioni di Giovannini

Pensioni, Uil: il nostro sistema è una bomba sociale, serve una vera riforma

15 Settembre 2025
Landini, non è una vittoria ma 15 milioni di voti sono un patrimonio da cui ripartire

Giustizia, Landini: sostegno ai lavoratori precari in sciopero

15 Settembre 2025
Giudici pace e onorari in sciopero contro riforma Orlando

Giustizia, sciopero nazionale dei precari della giustizia assunti con il Pnrr. Landini: aumentare i posti di lavoro, non perdere quelli che già ci sono

15 Settembre 2025
Istat, ad agosto import ed export in crescita, surplus commerciale a 2,8mld

Commercio estero, Istat: a luglio export +1,2% su mese, +7,3% su anno. Volano le esportazioni verso gli Usa: +24,1% rispetto a luglio 2024

15 Settembre 2025
Gaza, Freedom Flotilla a Cgil, Cisl e Uil e associazioni: sosteneteci

Gaza, l’Usb proclama sciopero generale il 22 settembre in sostegno della Flotilla

12 Settembre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi