I sindacati di categoria Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fp hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma per il prossimo 29 settembre per evitare “gli esiti disastrosi” del decreto attuativo della legge 124/2015 sulle camere di commercio e per chiedere “una riforma vera delle Camere di commercio che tuteli i lavoratori e rilanci lo sviluppo locale.”
“E’ in gioco la difesa dei posti di lavoro – dichiarano i sindacati in una nota unitaria -, ma soprattutto il supporto alla crescita che le imprese chiedono e che le competenze dei 10.000 lavoratori del sistema camerale hanno fin qui assicurato.”
Tra le questioni che maggiormente preoccupano lavoratori e sindacati ci sono i posti di lavoro, “dove le garanzie restano ancora fumose e non in grado di assicurare la tenuta occupazionale prevista nella legge delega”; l’inadeguatezza della fonti di finanziamento, rimaste ferme al taglio del 50% che, nel 2017, “renderà impossibile l’operatività”; il ruolo delle Unioni Regionali, indispensabile per assicurare il coordinamento tra le Camere; la previsione di sedi distaccate “per garantire un’adeguata presenza sul territorio che, in caso contrario, sarebbe gravemente ridimensionata.”
“Made in Italy, accesso ai fondi Ue, consulenza aziendale, registro delle imprese, arbitrato e conciliazione, sostegno al credito. Di questo si sta parlando e non di centri di potere come li ha strumentalmente definiti il ministro Calenda. Smantellare il sistema camerale – concludono i sindacati – vuol dire lasciare le imprese e le comunità locali più sole di fronte alle difficoltà del Paese. Il sistema produttivo ha bisogno delle professionalità che le Camere di commercio esprimono.”