Ridurre i salari dei lavoratori iscritti alla Fiom non dando gli aumenti contrattuali “contrasta con la legge del Paese”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commentando le sentenze dei magistrati di accoglimento dei ricorsi della Fiom contro il contratto separato del 2009.
“Per lavoro uguale non si possono avere salari differenti” ha detto, sottolineando che c’è stato “un eccesso di polemiche” e si “è perso il senso della realtà”. Nei giorni scorsi il segretario della Uilm, Rocco Palombella, aveva ipotizzato che applicando solo il contratto del 2008 non si dovessero riconoscere agli iscritti Fiom gli aumenti derivanti dal contratto del 2009.
Camusso ha sottolineato che c’è naturalmente il diritto di lavoratori e organizzazioni sindacali a ricorrere alla magistratura quando si è subito un torto ma – ha avvertito – “non può essere la magistratura a ricostruire le regole unitarie. Il tema invece – ha detto – è quello della ricostruzione delle regole unitarie. Non possiamo chiedere questo alla magistratura”. (FRN)
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