“Quella di oggi non è l`Europa dei popoli, ma delle banche e della finanza”. E` quanto dichiara il segretario generale dell`Ugl, Francesco Paolo Capone, aggiungendo che “è ingiusto e surreale che le trattative con la Grecia si interrompano e che la situazione precipiti, proprio quando il governo chiede legittimamente e doverosamente il parere dei cittadini sulle proposte della troika: il drammatico andamento della crisi, e l`irresponsabile gestione dell`emergenza immigrazione, sono insieme l`ennesima dimostrazione della totale assenza di una cifra politica nell`Unione”.
“Un`Europa soltanto monetaria – prosegue – priva di una politica interna ed estera unitaria, non solo è inutile, ma dannosa: abbiamo già visto come le misure lacrime e sangue e la cura dell`austerità si siano rivelate più dannose della malattia, e a ciò si aggiunge l`assenza di una politica estera degna di questo nome, che ci sta esponendo pericolosamente alla minaccia del terrorismo”.
“Per quanto ci riguarda – aggiunge – non stiamo né con Tsipras né con l`Europa, ma dalla parte del popolo greco, che comunque vada sarà costretto ad affrontare ulteriori sofferenze, che si sarebbero potute evitare con il buonsenso e con la buona politica”.