Il Documento di economia e finanza rappresenta un libro “delle buone intezioni” ma “ora attendiamo certezze” perché finora “l`impressione che si trae è quella di aver perso una Legislatura: cinque anni nei quali non sono state poste le basi per un vero e strutturale rilancio del sistema Paese, necessario alla luce di alcuni ritardi storici, su tutti quelli accumulati dalle regioni meridionali, e dei devastanti effetti della doppia crisi economica. Per non parlare di tutte quelle riforme, devastanti come quella del Jobs Act e `sospese in un limbo di attesa` come il disegno sul lavoro autonomo o la riforma della pubblica amministrazione”.
Lo ha detto il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, nel corso di un`audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Def.
“L`affermazione che l`economia italiana si sia avviata verso un sentiero di graduale ripresa è – ha precisato Capone – sotto il profilo formale, corretta, ma non tiene conto di quanto è stato messo in campo dai nostri partner europei, i quali sono a tutti gli effetti dei competitor e non degli alleati”.
“Dalla manovra che verrà – ha proseguito – ci si attendono una serie di provvedimenti ineludibili, dagli investimenti nelle aree sottoutilizzate alla definizione di piani industriali nei settori strategici con finalità occupazionali, da un riequilibrio nella tassazione alla riqualificazione della spesa pubblica, passando da una politica di tagli e revisioni lineari ad una più ragionata, anche per quanto attiene alla gestione delle clausole di salvaguardia, dalle risorse per il pubblico impiego all`introduzione di una flessibilità nell`età pensionabile, diversa da quella prospettata con l`Anticipo pensionistico, condizione necessaria per favorire il ricambio generazionale, passando per la scuola, la salute, la sicurezza e la gestione dei flussi migratori”.
“Il Documento di economia e finanza e il Programma nazionale di riforma, per loro natura, rappresentano se non il libro dei sogni, quanto meno quello delle buone intenzioni – ha concluso – ora attendiamo certezze. Su questi temi, l`Unione Generale del Lavoro ha aperto un confronto serrato con i propri quadri dirigenti, con la società civile e con le istituzioni, in vista della propria Conferenza programmatica che si terrà nel mese di maggio, nella convinzione che occorra riflettere attentamente su quale sia il percorso migliore per rimettere in moto il Paese”.