Riparte la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Questa mattina Federmeccanica-Assistal e i sindacati Fim, Fiom e Uilm si sono riuniti in plenaria nella sede di Confindustria, facendo seguito agli incontri del mese scorso. Secondo quanto riferito dal segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, le parti datoriali hanno confermato la volontà di rinnovare il contratto “in tempi stretti”. Un risultato, precisa, raggiunto dopo 40 ore di sciopero. Il segretario della Fim ha dichiarato di ”apprezzare” gli interventi al tavolo dei presidenti di Federmeccanica/Assistal e del direttore di Federmeccanica, “dai quali registriamo la volontà a lavorare per accelerale la trattativa al fine di giungere al rinnovo del contratto in tempi stretti”.
“Il reciproco riconoscimento delle parti – ha proseguito Uliano – rappresenta un aspetto fondamentale che ci ha permesso anche nei rinnovi precedenti importanti innovazioni contrattuali, dalle politiche di genere, alla salute e sicurezza, alla formazione, all’inquadramento su cui intendiamo investire non solo a livello nazionale ma come nella nostra proposta soprattutto a livello aziendale. E’ nei luoghi di lavoro che si mette in moto il cambiamento positivo ed efficace”.
Nell’accordo interconfederale sul patto per la fabbrica, ha ricordato il segretario, “è indicata la direzione giusta per trovare le mediazioni sugli aumenti salariali, sia per quanto riguarda il giusto recupero del potere di acquisto che per il riconoscimento aggiuntivo legato a elementi d’innovazione organizzativa. La disponibilità dichiarata da Federmeccanica e Assistal di definire gli aumenti salariali considerando i valori dell’Ipca Nei e in aggiunta valorizzare gli aspetti di innovazione organizzativa, è un passo in avanti rispetto agli incontri precedenti che ci consente di dare continuità al confronto negoziale”.
Anche sui temi del mercato del lavoro, degli appalti e sulla proposta della riduzione orario “ci sono già esperienze aziendali a cui attingere, rispetto alle nostre proposte in piattaforma che potrebbero punti di mediazione positivi – ha aggiunto Uliano – il contratto può e deve avere un ruolo anche nelle politiche attive, nei temi della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, copertura della contrattazione di secondo livello. Inoltre, il contratto ha un ruolo importante rispetto alle politiche industriali attraverso gli osservatori nazionali già sperimentati, che possono fornire un importante contributo rispetto alla situazione delle varie filiere industriali metalmeccaniche. Questi sono solo alcuni esempi sui quali lavorare insieme per trovare una sintesi che possa produrre positive soluzioni”.
La trattativa continuerà in delegazione ristretta il 15 e 17 ottobre per risolvere i nodi sul salario. “Noi siamo determinati a rinnovare il contratto”, ha dichiarato il leader della Fiom, Michele De Palma. “L’equilibrio che dobbiamo determinare tra gli aumenti economici e le innovazioni di carattere normativo sono essenziali per rimettere in pista un contratto nazionale – ha aggiunto -. Ma anche perché insieme poi dopo dobbiamo chiedere investimenti in politiche industriali nel settore manifatturiero, nel settore metalmeccanico e detassare gli aumenti del contratto nazionale”.
De Palma ha affermato che “abbiamo posto la necessità di fare avanzare rapidamente il negoziato sulle richieste economiche, tutelando il potere d’acquisto dei lavoratori e garantendo un salario che riconosca il ruolo dei lavoratori oltre l’Ipca-Nei”.
Il numero uno della Fiom ha aggiunto che “è necessario affrontare le richieste di innovazione normativa della nostra piattaforma, come abbiamo già esplicitato negli incontri dei tavoli tecnici. Il mese di ottobre deve servire ad entrare in una fase costruttiva della trattativa, per consentire di arrivare a un punto di chiarezza. Federmeccanica ha espresso la volontà di giungere al rinnovo del contratto attraverso un confronto che riduca le distanze, individuando soluzioni condivise, con la disponibilità a discutere tutti i punti della piattaforma di Fim, Fiom e Uilm”.
In generale, ha detto il leader della Uilm, Rocco Palombella, “l’obiettivo è quello sì di fare un contratto, ma di fare un contratto che parta dalla nostra piattaforma. Non può essere diversamente. Poi se ci sarà, come immaginiamo, la possibilità di arrivare a delle conclusioni vuol dire che veramente il contratto si avvia in una fase stringente e conclusiva”. Palombella ha sottolineato che se dai prossimi incontri “non riusciremo a trovare degli accordi, vorrà dire che la cosa si complicherà ulteriormente. La situazione diventerà sempre più difficile. Ci auguriamo che questi due incontri siano di merito. Poi discuteremo quello di cui Federmeccanica vorrà parlare, però sapendo che esiste una piattaforma”.
Il leader della Uilm ha comunque riconosciuto che quello di oggi è stato “un incontro diverso dagli altri”, in quanto “oltre alla presenza della sua delegazione, Federmeccanica è arrivata con tutti i vertici. Questo sicuramente è stato un segnale di attenzione positiva e di responsabilità. Abbiamo stabilito come dare vita a una serie di incontri, a un percorso che ci consenta brevemente di poter verificare se esistono le condizioni per poter arrivare a un’intesa. Alcune loro dichiarazioni di principio sono state molto importanti. Le aziende voglioni trattare per arrivare a conclusione”.