Ufficialmente, il Cdm per affrontare il nodo ‘procedura di infrazione’ slitta per l’assenza del premier e di alcuni ministri, in missione a Osaka per il G20. In realtà, l’allungamento dei tempi sarebbe conseguenza delle tensioni nella maggioranza, dopo che i due lunghi vertici di governo di ieri, sul dossier Autonomia e sulle concessioni autostradali, si sono conclusi con un nulla di fatto.
ieri il ministro Giovanni Tria si era detto ‘ottimista’ sul raggiungimento di un accordo con la Ue e aveva ribadito l’intenzione di ridurre il deficit al 2,1% del Pil attraverso i risparmi attesi da reddito di cittadinanza e quota 100 (si parla di circa 3 miliardi), maggiori entrate fiscali e minori uscite che proprio il ddl assestamento di bilancio dovrà quantificare. La maggioranza resta pero’ divisa sulla destinazione del ‘tesoretto’ . Il braccio di ferro è fra chi, come il ministro Tria e il premier Giuseppe Conte, vuole impiegare quei soldi per abbattere il disavanzo e chi, come i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, vorrebbe invece impiegarli per ridurre le tasse o fare investimenti.
In ogni caso, per centrare l’obiettivo di riduzione del deficit al 2,1% richiesto dalla Ue non sono sufficienti i risparmi in questione. I tecnici sono quindi al lavoro per recuperare risorse aggiuntive.

























