Sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, “le modifiche che non siamo riusciti a ottenere nel tavolo di confronto, ci auguriamo le facciano ora le forze politiche in Parlamento”. Così il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, parlando al congresso della sua organizzazione. Secondo Centrella, per i licenziamenti per motivi economici si deve prevedere” anche il reintegro e non solo l’indennizzo e prima di arrivare al licenziamento vero e proprio” deve esserci “un tentativo di conciliazione obbligatorio, con il coinvolgimento delle Rsa e delle Rsu”. L’Ugl si è impegnata “per arrivare a un accordo condiviso e per trovare un’intesa anche sul delicato tema dell’articolo 18” nella convinzione “che la sua cancellazione non sarebbe servita a creare più occupazione, né a restituire competitività alle imprese. I licenziamenti facili sono esattamente il contrario di quello che serve al Paese e ai giovani: con la disoccupazione in crescita il rischio concreto è di creare un allarme sociale senza precedenti”. Ora, ha concluso, “ci auguriamo che le nostre richieste vengano accolte”.
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