I segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Angelo Colombini, Silvana Roseto diffondono una nota unitaria in cui chiedono “con urgenza” che si provveda a individuare e a definire le risorse finanziarie a favore del Piano Nazionale Amianto, di cui nell’attuale testo del Disegno di Legge di Bilancio 2018-2020 “manca qualsiasi riferimento”.
Pertanto Cgil Cisl Uil chiedono provvedimenti per dare garanzia alla messa in opera degli interventi più urgenti che riguardano: l’incentivo più consistente per la bonifica dell’amianto degli immobili privati nelle località ad elevato rischio sismico e nei Comuni a più alta incidenza di mesotelioma;il finanziamento ai comuni per gli interventi in danno per la bonifica degli immobili con presenza di amianto friabile pericoloso per la salute dei cittadini; il finanziamento alle Regioni per la costruzione delle discariche e delle strutture utili al conferimento dei Materiali Contenenti Amianto; il finanziamento dei Centri di Eccellenza per la cura dei tumori asbesto
correlati; la copertura delle misure di accesso al pensionamento anticipato per gli esposti all’amianto; il finanziamento per il potenziamento dei COR (Centri Organizzativi Regionali) per un miglior contrasto ai tumori professionali; il finanziamento del Fondo Vittime dell’Amianto (FVA) per prestazioni più consistenti per far fronte alle necessità delle vittime (Professionali e ambientali);
il finanziamento della ricerca clinica, per trovare le terapie più efficaci per la cura dei mesotelioma, e tecnologica, per trovare metodi alternativi al conferimento in discarica dei Materiali Contenenti Amianto (MCA).
“Dopo 25 anni della legge 257/92 del bando all’amianto è stato bonificato meno del 20% dell’amianto presente in Italia – precisano i sindacati -, mentre i decessi a causa dell’amianto continuano ad essere di oltre 3.000 persone ogni anno.
E.M.



























