“La scelta del termovalorizzatore è una scelta obsoleta, perdente e sbagliata, sia per la città di Roma che per l’area metropolitana. ll problema dei rifiuti non si risolve se non se non si cambia il modello di raccolta”. Lo ha detto Claudia Bella, segretaria generale della Cgil di Roma Sud Pomezia Castelli, intervenuta nella sede della Cgil regionale a un’iniziativa sulla proposta alternativa al termovalorizzatore di Roma promossa dal Comitato Per le future generazioni.
“La Cgil – continua – ha espresso una posizione chiara rispetto al piano industriale di Ama, che è inadeguato e insufficiente rispetto alle sfide che abbiamo di fronte. La raccolta differenziata va potenziata. Porre come obiettivi per la differenziata il 47% dopo i primi due anni di consiliatura e il 56% a quattro anni di consiliatura sono obiettivi rinunciatari rispetto a tema fondamentale. Nel 2023, con un’emergenza climatica che è sotto gli occhi di tutti, non possiamo pensare di risolvere il problema dei rifiuti nella Capitale d’Italia bruciandoli. Questo è un modello superato sia per i comuni dell’area metropolitana che per Roma. Le altre grandi città, anche all’estero, lo stanno progressivamente dismettendo. Non è un caso se la Comunità Europea non finanzia i termovalorizzatori. Dobbiamo scommettere su altro, le alternative ci sono, le nuove tecnologie ci sono, dobbiamo pensare a un modello di economia circolare che trasforma i rifiuti da problema a risorsa, che attiva delle filiere capaci di creare lavoro e occupazione. Questo è il momento delle scelte che condizioneranno il nostro futuro”.
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