Era stata la Slc Cgil a sollevare il caso di un call center di Taranto che pagava le centraliniste 33 centesimi all’ora e finalmente la vicenda trova un suo epilogo.
Dopo la denuncia presentata dal sindacato dei lavoratori della comunicazione della Cgil, i carabinieri del Nucleo ispettorato lavoro e i funzionari dell’ispettorato del lavoro hanno chiuso il detto call center che lavorava per conto di un grosso operatore.
“Una situazione di piena illegalità che è stata prontamente interrotta – ha dichiaratp il segretario della Slc Cgil di Taranto -, ma che conferma ancora una volta come il concetto di lavoro sia stato sostituto da un surrogato dello sfruttamento mascherato da favore che padroni concedono a chi ha bisogno”.


























