La guardia di finanza di Taranto sta eseguendo cinque ordinanze di custodia cautelare (quattro in carcere ed una ai domiciliari) su ordine del gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco nei confronti di cinque dirigenti che, secondo l’accusa, pur non risultando nell’organico della Ilva spa, avevano incarichi di comando nei principali reparti dell’area a caldo dello stabilimento siderurgico tarantino e rispondevano direttamente alla famiglia Riva per conto della quale impartivano direttive.
Un vero e proprio “governo ombra” del siderurgico che già nei mesi scorsi era stato segnalato da alcuni lavoratori dello stabilimento. Dalle indagini e dalle intercettazioni telefoniche, gli investigatori hanno ricostruito l’attività dirigenziali dei così detti “fiduciari” che all’interno dell’Ilva impartivano direttive rispondendo direttamente alla società controllante, Riva Fire ed alla famiglia Riva. Ai cinque arrestati, la procura di Taranto contesta gli stessi reati che portarono all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei dirigenti “ufficiali” dell’area a caldo nel luglio 2012: l’associazione a delinquere ed il disastro ambientale.


























